Davvero ottimo questo “Nocthule”, lavoro partorito dal duo lussemburghese Funerarium e uscito per l’attivissima Undercover Records. La musica contenuta in questo disco si snoda attraverso sette tracce di puro black metal, fatta eccezione per un’introduzione ambientale dal sapore rituale. Il riffing è misantropico e sinistro, di puro stampo darkthroniano, abbellito da fraseggi e melodie portate alla ribalta da acts quali Horna e Azaghal. Le composizioni tuttavia non puntano mai sulla violenza fine a sé stessa né tanto meno sull’eccessiva linearità, bensì optano su frequenti cambi di tempo e ripartenze improvvise, mantenendo comunque integra la propria malignità ed aggressività. Ecco quindi che frangenti depressivi ai limiti del doom vengono seguiti a ruota da vorticose accelerazioni, e viceversa, sempre in modo naturale, senza nessuna forzatura o inconsistenza. Per questo motivo una lode va anche alla sessione ritmica, in particolare ad un basso dal suono pulsante ed avvolgente, molto affine alle atmosfere sacrileghe e funeree create dalle sei corde. Le vocals, incentrate su temi occulti e satanici, sono impostate su toni non molto acuti, dimostrandosi apprezzabili, ben effettate ed ottimamente amalgamate al contesto musicale. Durante l’ascolto, nonostante la durata piuttosto corposa di alcune canzoni, non si denotano momenti di calo, né frangenti poco ispirati, anche se la prima parte dell’album a mio avviso si conferma superiore, specialmente nella splendida “ Journey Through The Desolated Landscapes”, caratterizzata da sonorità non molto distanti da quelle malinconiche e nel contempo depravate dei primi Mutiilation. La restante fetta di brani resta comunque piacevole, perciò mi sento di consigliare caldamente questo “Nocthule”, un lavoro meritevole di attenzione che di certo soddisferà tutti gli amanti del metallo nero più oscuro ed incontaminato.
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