Ottimo mini cd d’esordio per gli svedesi Heresi, progetto dietro al quale si cela Skamfer, ex membro di una delle band rivelazione del panorama underground degli ultimi anni, ovvero gli oscuri e mefitici Ondskapt. Le atmosfere sono in effetti parecchio debitrici di quelle infernali ed eretiche della band “madre” ed anche l’approccio compositivo è il medesimo. Un black metal impastato e allucinante, ai limiti dell’ossessione religiosa, caratterizzato da un riffing serrato ma condito da arcane e diaboliche melodie, un drum working praticamente perfetto tanto nei passaggi maggiormente cadenzati che in quelli più furiosi ed una voce che sembra provenire direttamente dai più reconditi meandri dell’oltretomba. Gli Heresi costruiscono un tempio di malvagità e dolore che si erge su tre soli, ma solidissimi, pilastri: tre inni neri all’odio e al disprezzo nei confronti di un’umanità meschina e ipocrita, destinata all’imminente estinzione, tre criptiche manifestazioni di Satana in tutte le sue forme e in tutta la sua gloria. I pezzi sono splendidamente concepiti e, pur seguendo tutti le stesse coordinate, non annoiano (data anche la brevità del disco, poco più di un quarto d’ora) ma anzi, proprio grazie alla loro compattezza, trascinano l’ascoltatore in un vortice denso di agonia e follia, di incubi mortiferi dall’odore acre di zolfo. Un’eccellente opera prima, molto al di sopra della media delle uscite black degli ultimi tempi. Non ci resta che attendere fiduciosi il full legnht di questa nuova orda proveniente dal freddo Nord. Un altro centro per la Total Holocaust Records che sembra davvero non sbagliare un colpo.
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