Si sa veramente poco (ma in fondo va bene così, meglio lasciar parlare solo la musica) del progetto Husk, one man band nostrana di recente formazione, dietro la quale si cela il mastermind Summoner, al suo debutto assoluto con questo “Fangs”, breve ep disponibile in streaming su bandcamp (qui l’indirizzo: https://huskandfangs.bandcamp.com/releases) e in formato tape, con un pezzo in più, “Abyssal Path”, tramite l’etichetta underground Death Kvlt Productions (https://deathkvltproductions.bandcamp.com/album/fangs). Le tre canzoni presenti nell’edizione digitale che ho avuto modo di ascoltare ci offrono un black metal decisamente oscuro e minimale, dal sound profondamente radicato nella tradizione ma non privo di collegamenti con certe sonorità dissonanti che negli ultimi anni si sono imposte all’attenzione dell’uditorio black. L’approccio è davvero raw e furioso ma attraverso il muro sonoro intriso di rabbia e frustrazione generato da voce e strumenti si fa largo qua e là qualche squarcio ambientale in un’alternanza che, a mio giudizio, rappresenta una delle cose migliori di questo lavoro d’esordio. Viscerale ed oppressivo, crudo e caotico, ma non inutilmente cacofonico, “Fangs” lascia trasudare da ogni nota un feeling marcio e primitivo che ne costituisce un elemento di indubbio fascino, riportando con la mente l’ascoltatore ai primi anni novanta, quando prodotti low-fi di questo tipo emersero dal più putrido sottobosco dell’underground per cambiare definitivamente il significato della parola “estremo” in ambito metal. Come antipasto di un futuro e magari più corposo banchetto, “Fangs” si lascia davvero gustare con piacere.
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