Le porte dell’inferno sono state aperte! Questo il mio pensiero alla fine dell’ascolto di questo “Unholy Fight For Metal”, primo full degli Evil Angel che vede la luce dopo vari demo e numerosi split. Una band di “culto” dunque, capace essenzialmente di sfornare un album di “culto”. I nostri, per la precisione un quintetto finlandese, decidono di abbandonare ogni senso del pudore o della melodia, mettendo a ferro e fuoco tutto quanto, riversando sull’incauto ascoltatore mezz’ora di ferocia inaudita, blasfema, decisamente underground, che ricorda per impatto e sonorità quella dei polacchi Witchmaster o, meglio ancora, dei canadesi Conqueror. Sembrerebbe non esserci molto da dire su un lavoro che punta esclusivamente sull’impatto devastante, ma la band dimostra di sapersi destreggiare bene in questa dimensione, apparendo quindi molto più credibile di tante altre dedite a questo particolare filone musicale, riuscendo anche in alcuni casi a suonare in maniera personale e non troppo derivativa, cosa di certo non semplice dati i canoni che impone il genere proposto. I brani scorrono veloci, tra riff fulminei dal sapore thrasheggiante e parti di batteria impazzite unite a rallentamenti schiacciasassi, mentre ottima è la prova vocale del singer, decisamente riuscita e fuori di testa, dai toni che ricordano vagamente persino i Beherit più mefistofelici. L’unico difetto sta nella somiglianza dei vari pezzi, anche se minima, dato che ogni brano ha proprie particolarità, seppur limitate, ma abbastanza per far sì che l’album non risulti un unico, interminabile pezzo. Schegge di follia pura come l’opener (un vero e proprio omaggio al cosiddetto “metal of death”) si mescolano con canzoni più lunghe e articolate come le riuscitissime “Messiah Of Destruction”, probabilmente l’highlight dell’album, e la successiva “Sadist’s Blood”. Per il resto nient’altro da dire se non che per mezz’ora le vostra mura tremeranno innanzi alla forza distruttiva evocata dai musicisti in questione, che non smettono di pestare duro dal primo all’ultimo secondo. Per quanto mi riguarda non c’è molto altro da aggiungere se non far notare una produzione molto grezza e primitiva e raccomandarvi sostenere al massimo questa realtà blasfema. Se siete amanti, come il sottoscritto, di Sarcofago, Blasphemy, Revenge, questi Evil Angel sapranno regalarvi gradite emozioni all’ascolto e tanta adrenalina; in caso contrario rivolgete il vostro sguardo altrove, il mercato offre ben altre possibilità più adatte alle vostre esigenze.
