Gli Unhallowed sono austriaci ma, a giudicare dal sound proposto in questo “Enter Damnation” – loro debutto sulla lunga distanza –, potrebbero benissimo essere svedesi, tanto si dimostrano influenzati dal più classico trademark sonoro di questo paese. Death/black metal melodico è quello che suonano i nostri, pescando a piene mani dalla tradizione e ripercorrendo sentieri ben noti, tracciati ormai una ventina di anni or sono da mostri sacri come Unleashed, Necrophobic, Grave e Dissection. Non vi sono particolari variazioni sul tema né imprevedibili sussulti di genialità: tra le frecce al proprio arco il gruppo può annoverare una registrazione decisamente potente e pesante ed una certa propensione alla forma canzone più consueta ed ortodossa, che li porta a comporre con grande naturalezza brani ben strutturati ed orecchiabili, grazie anche a linee di chitarra ed assoli che spesso e volentieri sfociano nell’heavy metal più canonico, direi quasi di estrazione maideniana. Alcuni pezzi (ascoltare per credere l’opener “Dawnbringer” o la tellurica “Blackened Skies”) sono molto diretti ed aggressivi, altri (su tutti “Armageddon: The Infernal Pact”) giocano più sulla melodia catchy e di facile presa, tanto da chiamare in causa in alcuni frangenti acts come In Flames o Dark Tranquillity. Trattandosi di un esordio, la sufficienza può dirsi ampiamente raggiunta; tuttavia non abbiate eccessive aspettative: gli Unhallowed al momento sono dei discreti maniscalchi con qualche felice momento compositivo ma ancora privi della necessaria personalità. Dategli comunque una possibilità se amate il metal made in Sweden… anzi, Austria…
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