MineThorn – Junk Hive Noir

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Ennesimo centro per la label italiana Code 666 che si prende il merito di far uscire il primo full length dei Mine[Thorn], progetto britannico che vede tra le proprie fila membri di Axis Of Perdition, My Dying Bride, Void Of Silence e altre realtà più o meno sconosciute. Come da copione, vista la label in questione, il quintetto inglese propone un lavoro decisamente sperimentale e sopra le righe. I nostri suonano industrial black metal, ma questa etichetta rappresenta solo in parte ciò che sono i Mine[Thorn], ovvero una band dalla proposta musicale personale ed affascinante. Un surround industrial/noise, a volte teso, distaccato e meccanico, altre volte più etereo e futuristico grazie all’utilizzo di vari pad tastieristici, ci accompagna per tutta la durata del disco, senza sosta, come se le nove tracce presenti non fossero che un lungo ed estenuante colosso di oltre quaranta minuti, legando quindi le varie canzoni, ma fungendo anche da sottofondo alle composizioni stesse. La forma-canzone viene letteralmente disintegrata a favore di song a volte ripetitive a volte spiazzanti, spesso giocate su tempi cadenzati, a parte rare accelerazioni (le battute iniziali di “Leftlover” e la massacrante “Compactor”), complici delle chitarre monolitiche, dal tuning veramente cupo ed opprimente, che suonano molto industriali nel loro complesso, pur non disdegnando certe melodie, rese però malsane ed apocalittiche dal sottofondo rumoristico, vero e proprio padrone della scena. Anche le linee vocali, roche, filtrate ed incazzate, non appaiono mai troppo in evidenza, al contrario risultano spesso sovrastate dalla sezione musicale, ma ciò non fa che giovare all’atmosfera generale, così maledettamente oscura. Lode anche alla sezione ritmica, specie ad una batteria dai suoni freddi e sintetici spesso impegnata in ritmi dispari e sincopati, accompagnati spesso e volentieri da partiture indiavolate di doppia cassa. In conclusione i Mine[Thorn] sono per il 90% una band industrial metal, i cui maggiori punti di riferimento paiono essere i Red Harvest ed i Godflesh, e solo al 10% black metal, più che altro per alcune soluzioni e sonorità che potrebbero chiamare in causa gruppi come ad esempio gli Aborym. “Junk Hive Noir” è un album oscuro, tetro, inquietante e dannatamente estremo che di certo spaccherà in due la critica e il pubblico metallico: fans della sperimentazione e di sonorità post-atomiche fatevi avanti; puristi e “true” blacksters rivolgete pure il vostro sguardo altrove, questo non è pane per i vostri denti. Per quel che mi riguarda, uno dei migliori album “innovativi” degli ultimi anni.

REVIEW OVERVIEW
Voto
75 %
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minethorn-junk-hive-noirTRACKLIST <br> 1. Density; 2. Leftlover; 3. Consumer; 4. Detrivore/Conversion; 5. Compactor; 6. Communion; 7. Reign; 8. Volvox; 9. Transmission Ends <br> DURATA: 43 min. <br> ETICHETTA: Code 666 <br> ANNO: 2009