Anhedonism nasce dalla collaborazione tra due prolifici personaggi dell’underground nostrano, ovvero Axurnas, mente e motore dei Ravish Nocturne, e Maeror, già factotum dei progetti Symbiosis, Stridor Absonus e Misein. Questa nuova e cangiante creatura si pone come crocevia di sonorità che spaziano dall’ambient, all’industrial-noise, al folk apocalittico, fino ad inglobare alcune influenze riconducibili in parte all’ebm e al pop sintetico, con il dichiarato intento di ricomporre questi svariati spunti in un insieme che li trascenda risultando il più possibile personale e nuovo. In effetti gli elementi di novità e di interesse non mancano in questo lavoro, anche se il risultato finale è ancora un po’ acerbo e l’amalgama non completamente riuscito. Ad esempio ho trovato abbastanza fuori contesto e forzati gli stralci con brani di discorsi di Adolf Hiter o del giuramento delle SS, mentre alcune parti ricalcate sul classico dark ambient in stile Raison d’Etrê o In Slaughter Natives, come in “After The Last Step Before The Abyss”, mi sono sembrate leggermente piatte e poco ispirate. Decisamente più compatti sono invece i momenti caratterizzati dall’uso di percussioni marziali vicine a certi brani di Arditi o Puissance, pregni di un feeling “dittatoriale” davvero suggestivo ed efficace. Allo stesso modo ho gradito molto l’uso parco ma mirato ed intelligente degli inserti elettronici, mai sovrabbondanti e mai utilizzati come mero riempitivo (emblematica a questo proposito “Anhedonism”, forse l’episodio migliore del lotto). Pur se le mie – elevate – aspettative non sono state appagate fino in fondo, posso affermare in conclusione che “Babylon Rises Again” è una prova incoraggiante, che può costituire un buon trampolino di lancio per il progetto Anhedonism a patto che i nostri sappiano meglio focalizzare i propri obiettivi senza lasciarsi prendere la mano mettendo troppa carne al fuoco. Consigliato a chi non ha paura di affrontare un viaggio mentale oscuro e allucinante.
