Godkiller è una one-man band proveniente dal Principato di Monaco formata dal mastermind Duke Satanael. Con questo mini esordì per la Wounded Love Records, una sublabel della Avantgarde, nel 1996. La musica qui proposta è un black metal dalle tinte medievaleggianti, che viaggia generalmente su tempi piuttosto veloci. La registrazione è potente e pulita, lo screaming ricorda, forse fin troppo da vicino, quello del Burzum degli esordi. Tuttavia, trattandosi di una proposta sostanzialmente differente rispetto a quella di Vikernes, questa eccessiva similitudine non risulta un elemento troppo penalizzante. Il riffing è il punto forte del disco: melodie immediate ma per niente scontate, dal sapore battagliero ed epico senza risultare tronfio. Il lavoro di synth, ispirato alla musica medioevale, ricorda decisamente il primo Mortiis e conferisce un’aura antica e talvolta desolata alla musica. I quattro brani più intro scorrono senza cali di tensione, vi sono differenze tra un pezzo e l’altro che permettono di identificare ogni composizione per alcune peculiarità, che possono riguardare tanto i riff quanto le parti atmosferiche, con synth, chitarra acustica e un’interessante voce sussurrata. Il concept, che tratta di un’armata di cavalieri neri che conquisteranno il mondo, seppur sia un po’ infantile (come d’altronde i testi, poco convincenti) è ben tradotto in note. Un mini particolare e piacevole, per una band che nelle successive uscite ha progressivamente abbandonato il black a favore di soluzioni più sperimentali sulla scia di un metal dalle forti tinte dark elettroniche.
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