In The Woods… – A Return To The Isle Of Men

0
1207

Gli In the Woods… sono stati, a mio parere, una delle più grandi (e sottovalutate) band mai partorite dalla Norvegia. Attraverso una carriera costituita da non molti, ma tutti significativi, album, il combo scandinavo si è spostato da un black metal folkeggiante e avanguardistico a un particolare progressive rock/metal psichedelico, nel quale una tecnica strumentale fuori dal comune non ha mai perso i contatti con la capacità di scrivere canzoni per emozionare e non per sfoggiare qualità inutili, se fini a sé stesse. Ancora prima del debutto “HEart of the Ages” del 1995 gli In the Woods… rilasciarono il fortunato demo “Isle of Men” (1993). Data la richiesta di questo anche a distanza di tempo, nel 1996 fu pubblicata questa raccolta, che alla suddetta uscita aggiunge un paio di interessanti bonus tracks. Lo stile degli In the Woods… dei primi brani, seppur legato a doppio filo al black metal, è già particolare e decisamente personale. Il suono dei norvegesi può ricordare in parte quello di gruppi a loro coevi o di poco posteriori quali primi Ulver, Graveland e Borknagar. Gli In the Woods… insistono però maggiormente su strutture articolate e in parte già premonitrici del loro futuro progressive. Questo avviene in tessiture melodiche e aspre al tempo stesso, dalle decise aperture folk, soprattutto per quanto concerne i riff, raramente minimali e più spesso invece lunghi e cantabili. La voce pulita ancora non fa che capolino assai raramente, e nei primi cinque brani (quelli del demo) si respira un’atmosfera molto primitiva. Quello che è da notare è la perfetta qualità di registrazione: il suono è grezzo ma non da cantina, decisamente migliore anche di molte uscite ufficiali nel campo black metal. Le due bonus tracks sono più vicine allo stile adottato dagli In the Woods… nelle successive releases: un modo interessante e non invasivo di affacciarsi timidamente alle future evoluzioni della band, anche per chi solitamente preferisce il black puro alle avanguardie. Per quanto il novizio di questo magnifico gruppo norvegese è invitato a partire dal debut “HEart of the Ages”, questo “A Return to the Isle of Men” rappresenta un’ottima raccolta per chiunque apprezzi il tipo di sonorità poc’anzi descritte.

REVIEW OVERVIEW
Voto
85 %
Previous articleVinterriket / Uruk-Hai / Nak’Kiga – Ira Deorum Obliviorum
Next articleArtisian – Na Beiste Bho’n Talamh
in-the-woods-a-return-to-the-isle-of-menTRACKLIST <br> 1. The Wings of My Dreamland; 2. Tell de Døde; 3. In the Woods...; 4. Creations of an Ancient Shape; 5. Wotan's Return; 6. Heart of the Ages; 7. ...And All This From Which Was And Will Never Come Again... (Child of Universal Tongue) <br> DURATA: 56 min. <br> ETICHETTA: Hammerheart / Karmageddon Media <br> ANNO: 1996