Nella ricca scena nordica degli anni ’90, i finnici Vordven riuscirono senza dubbio a ritagliarsi un posto d’onore all’interno della nicchia più melodica e fiabesca del black metal. Autori precedentemente di un demo e di un full length, con questo EP datato 2001 la band si presentò per l’ultima volta sulle scene, sebbene ufficialmente non risulti ancora sciolta. In meno di 20 minuti i Vorven riassumono, con una maturità maggiore rispetto alle uscite precedenti, tutte le caratteristiche del loro sound. I nostri propongono un black metal melodico influenzato dai primissimi Dimmu Borgir e in parte dai Summoning, con aperture ambient comuni anche al Mortiis di metà carriera. Tra tempi tirati e sezioni più cadenzate, i Vordven cercano di riportare l’ascoltatore in tempi e luoghi ormai perduti. Il mordente non sempre tiene: vi sono passaggi un po’ ridondanti e poco incisivi. Di contro, si hanno brani come la title track, che non annoia neanche per un attimo e fin dal primo ascolto conquista senza riserve l’ascoltatore, con il suo feeling nostalgico e sognante. Un buon disco, forse non un capolavoro assoluto, ma una preziosa testimonianza per un filone, quello del black metal di ispirazione fantasy e pagana, che raramente dona ancora artisti di questo calibro.
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