In edizione limitata a cinquanta copie ed in elegante formato digipack esce per la sempre attivissima Trascending Obscurity Records questo “Terra Inanis”, debutto sulla lunga distanza per gli australiani Somnium Nox, che segna in sostanza anche il loro esordio assoluto, essendo stato preceduto soltanto dal singolo “Apocrypha”, pubblicato nel 2016. La musica dei nostri rappresenta un discreto esempio di black metal atmosferico, nell’accezione più moderna del termine. Sonorità dilatate e liquide quindi ma non prive del consueto carico di aggressività ed oscurità, come dimostra l’opener “Soliloquy Of Lament”, pezzo abbastanza canonicamente black, pur se caratterizzato da un incedere epicheggiante e da un approccio melodico tutt’altro che disprezzabili. Nella successiva “The Alnwick Apotheosis” invece l’elemento ambient è decisamente più presente, specie nella seconda parte del pezzo, che fa da contraltare ad un incipit più veloce e granitico. Anche la conclusiva “Transcendental Dysphoria” si lascia ascoltare con piacere, costruita com’è su tempi più cadenzati e su partiture dall’andamento ritualistico. Azzardando dei paragoni, si potrebbero chiamare in causa i Paysage D’Hiver od anche i Negura Bunget, sia come influenza vera e propria sia per il feeling spirituale e trascendentale al quale la band intende dare corpo e consistenza attraverso la propria musica. In conclusione, “Terra Inanis” è un inizio soddisfacente, che va ad incasellarsi all’interno della scena atmospheric black australiana, negli ultimi tempi decisamente viva e pulsante (cito, tra gli altri, Dissonant Winds e Mesarthim).
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