Elffor è un progetto basco di black ambient dietro il quale si cela il tastierista Eöl, in forza anche ai Suffering Down. “Into the Dark Forest” è stata la sua prima uscita, datata 1998, e l’occasione di recensirla come novità deriva dalla sua ristampa, arricchita di bonus tracks, ad opera della Northern Silence. Il sound del nostro nel corso delle successive uscite ha visto aggiungere parti black metal e guitar-oriented, mentre “Into the Dark Forest” è completamente dominato dal synth e dalla voce in screaming. Il risultato consiste in brani minimali e ripetitivi, nei quali melodie medioevali e non esattamente oscure come vorrebbe il titolo si susseguono incessantemente, talvolta incontrando la voce digrignata di Eöl, purtroppo fuori luogo e mixata male con il resto. Il risultato è un album con buone premesse ma con uno sviluppo troppo piatto, anche per chi ama le sonorità di Mortiis e Burzum, sicuramente accostabili a questa musica. Le melodie sono anche interessanti, ma mancano di opportuni sottofondi atmosferici: non ci si trova immersi in paesaggi antichi, ma siamo semplicemente strattonati ad ascoltare un mendicante che rievoca certi brani per una strada affollata di oggigiorno. La voce, poi come già accennato, peggiora la situazione. Per carità, non si tratta di un disastro, ma comunque di un livello qualitativo lontano dalla sufficienza. Sarà sorprendente constatare i passi avanti che verranno fatti con il successivo “Son of the Shades”, uno dei migliori dischi in assoluto in campo black ambient. Ma è un discorso che non è di pertinenza di questa recensione: qui abbiamo un disco mediocre, consigliato soltanto ai completisti.
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