Giungono al traguardo del quarto album i francesi Belenos, band abbastanza nota nel circuito underground transalpino, anche se meno esposta all’attenzione del pubblico rispetto a diverse altre realtà d’oltralpe (il che non rappresenta necessariamente uno svantaggio, anzi…). I nostri, un duo composto da Loïc Cellier alla voce, chitarra e basso e Gilles Delecroix alla batteria, sono cresciuti nell’ombra ed hanno potuto affinare nel corso degli anni le proprie capacità, per dare vita a questo disco di buon pagan black metal vecchio stampo, violento ed intriso di atmosfere guerresche ed orgogliosamente marziali. La proposta dei Belenos non è molto distante da quella dei loro connazionali Himinbjorg, anche se meno epica e ricca di spunti elaborati e decisamente più grezza e feroce, sulla scia ad esempio degli iberici Berserk. Non manca qualche influenza vagamente folkeggiante, ma qui è lo spirito battagliero a farla da padrone, incarnato in un riffing oscuro e selvaggio, che ben descrive la furia spietata del combattimento. Tutti i brani sono costruiti su partiture classiche e dipingono scenari foschi e sentimenti tragici, sorretti da una registrazione che, anche se roca e gracchiante, consente comunque di distinguere il suono dei vari strumenti. Una buona prova per un gruppo assolutamente rispettabile. Il corno ha suonato: che lo scontro abbia inizio!
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