Terza fatica in studio per la creatura del danese Ynleborgaz e terza gemma dopo il maestoso esordio “Kampen Fortsætter” del 2000 ed il successivo, epicissimo e malinconico “Sejr” del 2004. Si dice che il terzo album rappresenti la prova del nove per una band; se è così, allora possiamo dire che il progetto Angantyr con questo lavoro ha raggiunto la sua definitiva consacrazione, ritagliandosi il proprio spazio nella storia del black metal, al fianco dei mostri sacri del genere (e lo dico senza timore di esagerare…). “Hævn” è un album che riporta indietro nel tempo, davvero capace di ricreare con una manciata di ispiratissimi riff quelle atmosfere tragiche, meste ed intrise di amara nostalgia che trasudavano dai solchi dei capolavori pagan black metal della prima metà degli anni novanta. Ynleborgaz non inventa nulla in realtà, ma il suo stile è talmente personale da essere ormai unica ed inconfondibile garanzia di qualità. Le melodie dei pezzi sono davvero da brividi, dall’opener “Et Varsel Om Død” fino alla cavalcata conclusiva “Blod For Blod, Liv For Liv”, oltre diciassette minuti di dolore e sofferenza, ogni song trasuda un feeling magico e potentemente poetico che è veramente impossibile riuscire ad esprimere a parole. Lo screaming, così lacerante e sentito, su testi orgogliosamente anticristiani, è il perfetto accompagnamento per una musica che può in parte essere accostata al Nargaroth più riflessivo o al Judas Iscariot più intimista, ma che trova la sua essenziale specificità nella sempre presente componente epica e pagana, costantemente in primo piano. Di tutti i progetti dei quali fa parte Ynleborgaz (Make A Change… Kill Yourself, Holmgang, Tågefolket), sicuramente Angantyr è il più maturo e completo e al tempo stesso quello che riesce a trasmettere con maggiore efficacia quelle sensazioni di odio profondo e oscurità totale che solo il vero black metal può riuscire a trasmettere. Come il vascello raffigurato in copertina, lasciate che la vostra anima sia battuta dai venti e trasportata dal mare in tempesta, sulle note di questa gemma nera, carica di astio e autentico sconforto.
Sign in
Welcome! Log into your account
Forgot your password? Get help
Password recovery
Recover your password
A password will be e-mailed to you.