Tornano all’attacco i finlandesi Azaghal, giunti a quota sei album (senza contare i vari split, ep etc…). “Lucifein Valo” (“Luce di Lucifero”, tradotto), riprende il discorso iniziato con “Perkeleen Luoma”, imbastardendo il tutto con quella venatura quasi heavy metal classico che aveva caratterizzato “Codex Antitheus”. Ad aprire le danze troviamo “Black Terror Metal”, song già presente nel lontanissimo split con i Musta Kuun Lapset, un assalto black vecchio stile, quello che meglio riesce al gruppo. “Tuhoaja” continua sulla stessa strada, con un forte afflato thrash che rende il brano davvero eccellente e che, dal vivo, scatenerà di certo un pogo violentissimo. “Kuin Lampaat Teuralle” continua sulla stessa scia del brano precedente, accentuando le parti black. “Verta Ja Tuhkaa” segna invece un parziale rallentamento ed un avvicinamento a quanto proposto dai conterranei Horna. Da dimenticare, invece, “Teen Paholaisen Työtä”, con un riffing veramente mal riuscito. Molto ben fatta è anche “Azaghal Terror Cult”, mid-tempo autocelebrativo, che si insinua nel cervello dell’ascoltatore grazie ad un riuscitissimo ed ispiratissimo refrain. A mio avviso, il brano migliore del lotto è “Olematon”, carico com’è di odio. “Luciferin Valo”, conclusiva title-track, riprende in maniera soddisfacente il discorso black/thrash. Produzione, come quasi tutte quelle degli Azaghal, grezza senza risultare caotica. Ad eccezione di “Teen Paholaisen Työtä” e di un paio di canzoni sottotono, il disco merita la vostra attenzione.
Sign in
Welcome! Log into your account
Forgot your password? Get help
Password recovery
Recover your password
A password will be e-mailed to you.