Honor – In The Flames Of The Rising Power

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I polacchi Honor fin dai loro esordi si sono fatti portavoce, al pari di molti altri loro connazionali, di un’ideologia estrema e no compromise che sbandierano con orgoglio e che ben si sposa con il mood epico e marziale della loro musica. Non fa eccezione il presente full lenght che, pur presentando spunti indubbiamente degni di nota, risulta tuttavia a tratti eccessivamente ripetitivo e prolisso. Primaria e mai celata fonte di ispirazione dei Nostri è costituita dall’ultima produzione dei Graveland (con i quali hanno di recente inciso uno split), ma è possibile nel songwriting degli Honor trovare abbastanza facilmente richiami agli Juvenes ad ai maestri Bathory. L’epicità di questo gruppo appare però per così dire “contenuta” e “quadrata”: non ci sono esplosioni né slanci melodrammatici, non c’è spazio per strumenti tradizionali né per partiture o voci folk, le tastiere vengono utilizzate soltanto nell’intro e nell’outro (peraltro piuttosto scontate). Il senso dell’epico gli Honor lo esprimono in modo guerresco e tetragono con il solo uso di chitarra, basso e batteria ed affidandosi ad una voce pulita assai impostata ed efficace ma alla lunga sempre uguale a sé stessa. Neppure i cori così cari a molti gruppi viking oriented fanno la loro apparizione in questa release, pur essendo i “ritornelli” molto ben costruiti e groovy. Le songs si attestano quasi tutte su mid tempos cadenzati e di rado il gruppo si slancia in veloci cavalcate, come ad esempio in “Perun”, dedicata all’omonimo dio della guerra, il corrispondente di Wotan per i popoli dell’Est, o in “Berserkr”. Le melodie sono comunque efficaci ed il sound molto nitido fa acquisire profondità e pathos alle composizioni: in certi momenti sembra veramente di ascoltare una versione super heavy dei Graveland. Quando la band riesce a trovare il riff o il chorus giusto allora l’ascolto diviene piacevole, pur senza gridare al miracolo: particolarmente riuscite sotto questo punto di vista sono “In storm and glory”, la conclusiva “Triumph of the new era” o la malinconica “Voices of baltic”, in altri casi invece la riproposizione senza soluzione di continuità dei medesimi stilemi compositivi finisce per appesantire le songs, già di per sé “affaticate” da una durata forse eccessiva. In definitiva un buon gruppo (ma dalla terra di Polonia è lecito aspettarsi ben altro) che acquista mezzo punto in più per la coerenza.

REVIEW OVERVIEW
Voto
70 %
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honor-in-the-flames-of-the-rising-powerTRACKLIST <br> 1. In flames of the rising power; 2. Time of purify; 3. In storm and glory; 4. Perun; 5. Resistance in blood; 6. Waiting for the beast; 7. Voices of baltic; 8. Berserkr; 9. Triumph of the new era; 10. Wind and oblivion <br> DURATA: 43 min. <br> ETICHETTA: Resistance Records <br> ANNO: 2004