Zorormr è un solo project proveniente dalla Polonia, forse poco noto fuori dai patri confini ma con all’attivo già due lavori sulla lunga distanza. Il mastermind Moloch per questa sua terza fatica si avvale della collaborazione di altri musicisti: Icanraz alla batteria e Quazarre in veste di co-chitarrista (entrambi dai Devilish Impressions), oltre che di due guest d’eccezione come Mike Wead (Mercyful Fate, King Diamond) nella title track e Hal (Vader) in “In The Mouth Of Madness”. Gli appassionati di black metal melodico troveranno di che soddisfare i propri appettiti in questa manciata di canzoni, ottimamente costruite sull’alternanza tra sfuriate violente e momenti maggiormente evocativi. L’influenza di bands come gli Old Man’s Child si fà sentire ma il mood di questo disco è decisamente più arcano ed horrorifico, anche perchè le tematiche trattate nelle liriche vanno dall’alchimia, alla mitologia mediorientale ed egiziana, alle suggestioni lovecraftiane. Non trascurabile è anche un piglio decisamente heavy metal, che innerva le composizioni ed esce allo scoperto soprattutto nei numerosi e belli assoli che costellano i pezzi. La qualità generale è elevata ma è nella sua parte centrale che il disco ha il suo picco, grazie ad episodi come la sulfurea “Nyarlathotep”, la veloce e potentissima “Twilight Of The Idols” e la title track, vera summa delle potenzialità espressive di Moloch, giocata su repentini cambi di tempo ed atmosfera, eppure coesa e decisamente ficcante. La grande cura per gli arrangiamenti e la produzione levigata ma per nulla plastificata completano il quadro di un’opera che ha ben salde le proprie radici nella tradizione old school ma sa anche lanciare uno sguardo nel futuro. Davvero una gradita ed inaspettata sorpresa!
