Debut album per il trio greco dei Winterdemons, band che, nonostante la terra d’origine, propone un black metal di chiara derivazione norvegese, debitore agli Immortal di “Pure Holocaust” e “Battles in the North”, ai Mayhem di “Deathcrush” e, in parte, ai DarkThrone. Per descrivere la musica del gruppo con un solo aggettivo, il più appropriato sarebbe “glaciale”. L’opener “The Darkest Storm” e la seguente “Eternal Sorrow” sono esempi lampanti di quanto detto, con riff taglienti come Demonaz ha insegnato oltre un decennio or sono, sormontati da vocals maligne e mai monotone. “Cold Heart”, pur continuando sulla scia delle canzoni precedenti, lascia sentire anche qualche vaga reminiscenza dei Rotting Christ periodo “Thy Mighty Contract”. “Eternal cold will blow” torna a proporci lo stile delle prime due canzoni, che è, evidentemente, quello più congeniale al combo greco. “Night of Doom” è aperta da un semplice ma efficacissimo arpeggio, che continua anche nel corpo della canzone, orientata verso il mid tempo, senza che questo vada ad inficiare la riuscita finale. Un basso, che ricorda quello di “Cursed Realm of the Winterdemons” (sarà un caso la scelta del nome della band???) degli Immortal ci introduce a “Kill The Whores Of Satan”. Le restanti due canzoni si assestano sempre su questo stile, mantenendosi su buoni livelli qualitativi.Un disco sicuramente non originale, come se ne sono sentiti tanti nel corso degli anni, si potrebbe obiettare. Verissimo. Ma se le canzoni sono efficaci e ben fatte, l’originalità a mio avviso passa in secondo piano ed è questo è il caso. Un ottimo debutto, che spero abbia presto un seguito.
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