Quinto demo per i bulgari Raggradarh (sfido chiunque a decifrare a colpo d’occhio il logo…), costituito da un’unica traccia, lunga circa ventiquattro minuti. Il genere proposto è un discreto epic/pagan black metal, molto cadenzato e tastieristico, che solo alla lontana rimanda ai soliti nomi, riuscendo ad essere abbastanza originale e personale, vuoi anche per il ricorso, a tratti, al flauto o ad arpeggi che rimandano agli ultimi Enslaved. Belle anche le parti esclusivamente strumentali, che riescono a mantenere inalterata la tensione che si respira per tutta la durata di questo lavoro. Qualche dubbio, invece, me lo ha suscitato la voce, troppo effettata, a mio avviso. Una traccia, però, per quanto lunga e per quanto valida, è troppo poco per poter esprimere un parere definitivo su un gruppo ancora alle prime prove, anche se le premesse lasciano intravedere un futuro abbastanza radioso per questa band: li aspetto con qualcosa di nuovo per esprimere un giudizio più sicuro.
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