I norvegesi Crest Of Darkness con questo “Give Us The Power To Do Your Evil” sono giunti all’invidiabile traguardo del quinto full length, anche se la loro carriera, dopo il buon esordio nel 1997 con il valido “Sinister Scenario”, ha subito un costante ed inesorabile declino qualitativo, fino ad arrivare all’ultimo “Evil Knows Evil”, davvero un concentrato di banalità in salsa pseudo-modernista. Questa nuova fatica sulla lunga distanza segna invece per i nostri un’inaspettata (parziale) ripresa, sia a livello di freschezza di idee che di ispirazione del songwriting. Innanzi tutto viene recuperata una certa vena thrash alla Keep Of Kalessin che dona dinamicità ed impatto ai brani, i quali risultano violenti ed aggressivi grazie anche ad una produzione decisamente precisa e nitida. Scordatevi chitarre zanzarose e grezzume vario perché l’approccio dei Crest Of Darkness alla materia black è decisamente orientato verso sonorità più curate e d’avanguardia, sulla falsa riga dei DHG, anche se, almeno a sprazzi, i nostri riescono a coniugare bene questa propensione con la capacità di creare atmosfere gelide e maligne di stampo “classico”. Gli episodi migliori sono collocati in apertura: l’opener e la successiva “Druj Nasu” sono due autentiche rasoiate, potenti e letali, sorrette da un drumming al fulmicotone. Altra song sopra le righe è “I Love Your Pallid Skin”, caratterizzata da tempi dilatati ed ossessivi che richiamano i rallentamenti di certo doom ottantiano. Se l’album avesse offerto altri pezzi sugli eccellenti standard di quelli appena citati, avremmo potuto gridare al miracolo. Purtroppo non è così, perché, accanto a songs “normali” ma comunque godibili, ce ne sono altre che sono dei meri riempitivi, con battute a vuoto preoccupanti ed un evidente calo di tensione generale. Insomma, i Crest Of Darkness hanno rialzato la testa, ma non si sono ancora liberati completamente delle scorie moleste delle loro ultime stereotipate produzioni. Il prossimo album sarà quello della verità.
