Demo d’esordio per questa one man band polacca, liberamente scaricabile dal sito della netlabel Ekleipsi. Schattenwald cerca disperatamente di ricalcare le orme di Mortiis, Ildjarn e Burzum proponendo un ambient che vorrebbe essere evocativo e lugubre, ma che riesce purtroppo soltanto ad annoiare mortalmente l‘ascoltatore. Le strutture dei pezzi sono davvero molto elementari, pochissime linee di synth che si sovrappongono a disegnare scenari fantastici dal sapore vagamente medievaleggiante, almeno nelle intenzioni. La semplicità in sé non sarebbe neppure un difetto (anzi, è quasi imposta dal genere), ma la pochezza di idee, la scarsa ispirazione e l’eccessiva dipendenza dai modelli di riferimento (ai livelli della pura imitazione) sono davvero troppo evidenti in questo lavoro. L’unico elemento interessante è qualche sporadico accenno folk, ma non basta certo per risollevare le sorti di un disco assolutamente scarso sotto ogni punto di vista. Forse qualcuno è convinto che per fare ambient sia sufficiente mettere insieme tre note alla rinfusa e fotografare qualche bel paesaggio, ma non è così.
