Quando si ha a che fare con una compilation è sempre difficile riuscire a dare un giudizio, perché, inevitabilmente, lavori di questo tipo risultano disomogenei e non sempre i brani sono ben amalgamati fra loro, anche per il fatto che un gruppo potrebbe aver cambiato genere o approccio nel corso degli anni. Questo preambolo per dire che, in questo disco, ci troviamo, appunto, di fronte ad una raccolta dei demo degli spagnoli Profundis Tenebrarum, per la precisione “Traumatic Soul Coronation” (2001), “Abhorrent Christendom” (2001) e “Dark & Eternal” (1997). Il gruppo propone un discreto black metal, a tratti dal feeling sinfonico, ispirato soprattutto dalla vecchia scena norvegese (primi Satyricon, primi Gorgoroth, Carpathian Forest), con qualcosa della svedese (Marduk e Dark Funeral soprattutto). I Profundis Tenebrarum (in realtà una one man band, al momento) se la cavano discretamente, riuscendo a ricreare quel coinvolgimento emotivo che, negli anni novanta, ha cambiato la vita di molti. Nel primo demo proposto vanno segnalate soprattutto le due parti di “Sorrowful Moon”, che rimandano ai Satyricon di “Dark Medieval Times”, grazie ad azzeccati inserti arpeggiati e di tastiera, ma con le chitarre costantemente in primo piano. Con “Abhorrent Christendom” la musica cambia di poco, presentando, però, riff cari soprattutto ai Gorgoroth di un tempo, con le chitarre che fanno la parte dei leoni, producendo songs che non avrebbero sfigurato se fossero state pubblicate intorno alla metà degli anni ’90. Qui il brano migliore è senza dubbio “Deus Non Est”, dal ritmo frenetico e carico di odio, con riff dissonanti e malati (come quelli degli Immortal degli esordi) uniti a passaggi tipicamente satyriconiani. Con “Dark & Eternal”, invece, le cose cambiano parzialmente, dal momento che, a parte una registrazione più grezza rispetto a quella degli altri due demo, i tempi si fanno più rallentati e i pezzi più lunghi ed articolati, arrivando anche a superare i nove minuti. Con questa ristampa la Antichristian Front ha messo sul mercato un lavoro comunque ben fatto, magari non essenziale, ma che sicuramente non deluderà gli appassionati di un black metal rozzo ma, al tempo stesso, dotato di buone atmosfere. Adesso non resta che attendere un full length da parte della band.
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