Secondo album per i sardi Necromessiah, terzetto proveniente dalla provincia di Cagliari e già autore nel 2004 del debutto “…Instar Gladii In Corporem Christi” per Slava Productions. I nostri sono fautori del più classico e violento black/death/thrash, genere che ultimamente sta facendo numerosi adepti, e che dal combo italico viene suonato non soltanto con la passione e la dedizione necessarie, ma anche con una buona dose di capacità tecnica e compositiva. Dopo l’intro antipapale, con tanto di rumore di aerei in sottofondo, i pezzi si susseguono senza soluzione di continuità, uno più rabbioso e furente dell’altro. I riferimenti della band nostrana sono quelli consueti: Hellhammer, Vulcano, Goatpenis, primi Mayhem, ma non mancano pesanti influenze provenienti direttamente dal più bastardo e feroce thrash teutonico anni ottanta, primi Sodom e Destruction in testa. Un mix sicuramente già ampiamente sfruttato da altre bands, ma che i nostri rendono vivo e, in certa misura, attuale, grazie ad un riffing estremamente fresco e coinvolgente: sarà davvero difficile trattenere l’headbanging all’ascolto di putridi gioiellini come “Atomic Bloodshed” e “666 Necroalkolterrorist”. Buona la prova dietro al microfono del singer Necromaniac, che vomita con voce rauca e sgraziata i suoi inni a Satana e alcol. La produzione è ovviamente grezza e marcia fino al midollo, ma non artigianale al punto da risultare caotica. In conclusione “Antiklerical Terroristik Death Squad” è veramente un album valido per chi voglia devastarsi le orecchie con una mezz’ora di totale distruzione sonora; i Necromessiah dimostrano di poter surclassare con facilità sul loro stesso terreno gruppi stranieri (a torto o a ragione) ben più blasonati.
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