Demo d’esordio per i capitolini Ars Macabra, quartetto nato nel 1998 e dedito ad un ferale war black metal, sulla scia dei padri putativi Marduk e di altre bands rappresentative della così detta scuola svedese, quali ultimi Setherial e Naglfar (epurati però da qualsivoglia tentazione melodica). Il riffing serrato e feroce lascia ben poco spazio a variazioni di sorta e, benchè non scevro da qualche caduta di tono, si mantiene sufficientemente ispirato per tutta la durata del lavoro. I nostri percorrono strade già battute sul suolo italico da gruppi quali Nefarium, Noctifer e, soprattutto, primi Handful Of Hate. L’atmosfera di questo “Iter In Obscuritates Mentis” è infatti per numerosi aspetti accostabile a quella di lavori come “Qliphotic Supremacy” o “Hierarchy 1999”. Qualche evidente ingenuità in fase di songwriting indebolisce in alcuni frangenti i brani, forse leggermente slegati nella loro struttura, e l’insistere senza un attimo di sosta su ritmi sostenuti all’inverosimile produce con il trascorrere dei minuti un’inevitabile sensazione di ripetitività, ma gli Ars Macabra in questo debutto, nonostante la produzione non perfetta, danno comunque una discreta prova delle loro capacità, che saranno ulteriormente sviluppate negli album futuri, specie “Daemonolatria Hypnotica” del 2004. Se siete alla ricerca di una sana dose di violenza e malvagità, condita da valanghe di blast beats e da vocals al vetriolo, un ascolto è certamente consigliato.
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