Giungono al quarto full-length i marchigiani Baphomet’s Blood, da anni conosciuti nell’underground italiano dell’ Heavy Metal più intransigente e, da qualche anno, apprezzati anche all’estero, grazie ad alcuni mini-tour che hanno organizzato in giro per il Vecchio Continente. Inizialmente duo, nei successivi album la band è stata composta da 4 elementi. Dopo l’uscita di questo disco i Baphomet’s Blood sono divenuti un trio. Ma di base il gruppo ruota attorno al carismatico leader e fondatore Necrovomiterror che, c’è da dirlo, non ha cambiato di una virgola il tema compositivo del gruppo nel corso di oltre 10 anni di attività. Da sempre dediti e ispirati a un Metal grezzo e bastardo, i Baphomet’s Blood, che se vogliamo fonde l’andamento motorheadiano alla velocità tagliente dei primissimi Slayer, con una iconografia e lirica vicina ai mostri sacri Venom, hanno saputo sintetizzare un’epoca musicale ormai andata che raggiunge il proprio apice espressivo durante i concerti. Quello che si apprezza in questo “In Satan We Trust” è l’andamento semplice ma d’impatto, la potenza dello Speed Metal più classico congiunta alla melodia solista ottantiana, l’impostazione arrogante, le liriche eccessive, l’accostamento a un’immagine ironica ma credibile, l’abuso di alcol, la propensione satanista. I brani sono lineari con schegge Speed, virate Rock’n’Roll come in Triple Six o nell’ottima Whiskey Rocker, immersi in sample presi da B-movies Horror e non solo, scapocciate Thrash, il tutto a ritmo veloce quanto basta. La cover conclusiva degli ungheresi Farao è pressoché sconosciuta ma emblematica per tracciare i gusti musicali dei Nostri (se non si fossero ancora intuiti). Complessivamente questa uscita è indicata anche per gli estimatori del Black Metal alle sue più remote radici, quello stile primordiale che hanno ripreso negli ultimi anni i Darkthrone. Questo disco è caldamente consigliato, ritroverete quella indole genuina e quello stile semplice e graffiante che è andato perduto a favore di una omologazione musicale spesso celata dall’involucro. Se ancora non lo avete fatto, provate questo vinile, non ne rimarrete delusi.
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