Nokturnal Mortum – To The Gates Of Blasphemous Fire

0
1995

Secondo album per gli ucraini Nokturnal Mortum dopo “Goat Horns” dell’anno precedente, che consacra definitivamente la band capitanata da Knjaz Varggoth nell’Olimpo del black metal e segna l’uscita più violenta e senza compromessi della loro carriera, costellata da pubblicazioni sempre differenti dal punto di vista stilistico e tuttavia sempre ispirate. Le influenze sinfoniche alla Emperor, così pesanti in “Lunar Poetry” e nel citato “Goat Horns”, restano relegate in secondo piano e vanno a sottolineare con atmosfere lugubri e nel contempo magniloquenti alcuni passaggi nei quali i nostri staccano temporaneamente il piede dall’accelleratore. Ma per quasi tutta la durata del disco sono la velocità sostenuta e l’assalto frontale a farla da padroni, con un riffing tagliente e black fino all’osso, una sezione ritmica al cardiopalma e, a spiccare sugli strumenti, la voce evocativa e demoniaca di Knjaz Varggoth, a urlare le sue maledizioni contro la cristianità. L’opener, la successiva title track e l’oscura suite “The 13th Asbath Celebration”, di quasi nove minuti di durata, sono particolarmente emblematiche e rappresentano al meglio lo spirito del disco, fatto di ferocia e brutalità annichilente. Alcuni passaggi più rallentati sono caratterizzati da influenze vagamente death oriented, alle quali si sovrappone un cantato recitato con tonalità profonde e growl. Non mancano gli squarci folk, che diventeranno preponderanti nella successiva produzione della band (“NeChrist” e, soprattutto, “Weltanschauung”), limitati ad alcuni intermezzi acustici, come in “On The Moonlight Path”, oppure più incisivi, come nella strumentale “Cheremosh”, un crescendo di melodie popolari ottenute attraverso l’uso esclusivo di strumenti tradizionali su un tappeto di rumori naturali. Nonostante queste variazioni sul tema, “To The Gates Of Blasphemous Fire” resta un lavoro di old style black metal che richiama alla mente i primi Graveland e Infernum e tutta la scena dell”Est Europa per il feeling potentemente magico ed epico che trasuda da ogni singola nota: un album in grado di rivaleggiare ad armi pari con i classici del genere; l’ennesima perla nella discografia di un gruppo che, finora, non ha sbagliato un colpo.

REVIEW OVERVIEW
Voto
80 %
Previous articleNokturnal Mortum – NeChrist
Next articleWrithe – The Shrouded Grove
nokturnal-mortum-to-the-gates-of-blasphemous-fireTRACKLIST <br> 1. Bestial Summoning; 2. To The Gates Of Blasphemous Fire; 3. On The Moonlight Path; 4. The Hands Of Chaos; 5. Under The Banners Of The Horned Knjaz; 6. The 13th Asbath Celebration; 7. Cheremosh; 8. The Forgotten Ages Of Victories <br> DURATA: 49 min. <br> ETICHETTA: Oriana Music <br> ANNO: 1998