Ed eccoli tornare all’attacco i Sucidal Winds, giunti ormai alla quarta fatica sulla lunga distanza. Il quintetto svedese, sulla scena ormai da quindici anni, è rimasto sempre fedele al trademark iniziale e ad una forma di black thrash primordiale ed old school che riesce ancora oggi a fare numerosi proseliti. Cosa aspettarsi da questo album? Assolutamente nulla che gli estimatori del genere non conoscano già a menadito. Ovvero riff grezzi e aggressivi di scuola Venom, Hellhammer e primi Bathory, assoli improvvisi di stampo slayeriano, una sezione ritmica terremotante e vocals al vetriolo; il tutto condito da una produzione ruvida e caotica. Insomma un prodotto ottantiano fino al midollo, che riesce comunque a suonare sufficientemente fresco e coinvolgente. Merito di musicisti che suonano con passione e convinzione inalterate e che, grazie al mestiere e all’esperienza maturata, riescono anche a mascherare qualche incertezza in fase compositiva od esecutiva. I nostri, a differenza che nella precedente prova in studio, dimostrano di essere in grado di dar vita anche ad episodi meno tirati e più sulfurei e d’atmosfera, come la cadenzata “Ballade Of Death”, ma è ovviamente nei pezzi più veloci che i Suicidal Winds danno il meglio di sé, esprimendo tutta la loro violenza e carica distruttiva. Se apprezzate bands come Desaster, Bestial Mockery, Usurper, Aura Noir e Nifelheim, in questo “Chaos Rising” troverete sicuramente pane per i vostri denti; se siete alla ricerca di sperimentazioni o raffinatezze, statene tranquillamente alla larga.
Sign in
Welcome! Log into your account
Forgot your password? Get help
Password recovery
Recover your password
A password will be e-mailed to you.