Gli Opus Diaboli sono un terzetto proveniente da Montevideo (Uruguay), formato da Loki (basso, voce), Lord Auschwitz (chitarra) e Beshart (batteria). I nostri, nonostante la recente formazione (2005), hanno già all’attivo una demo tape, “The Past Is Alive”, pubblicata nel 2006, ed hanno da poco cambiato nome in Wotan Wolves. Questo “Under A Pagan Sky” è il loro secondo demo ed esce ancora sotto il monicker Opus Diaboli. Nonostante la provenienza sudamericana, questa band è dedita a sonorità black metal di classico stampo norvegese, saldamente ancorate alle origini del genere e al trademark dei primi anni novanta. Nulla di nuovo: dal riffing zanzaroso alla registrazione grezza, tutto sa di già sentito. Ma i nostri hanno quanto meno il merito di riproporre con convinzione, devozione ed una certa efficacia, il sound dei primi Darkthrone, Gorgoroth ed Immortal in un paese, l’Uruguay, praticamente ancora vergine in ambito black metal, e quindi di porsi come gli iniziatori di una scena che potrebbe in futuro anche svilupparsi. È pertanto per il momento perdonabile al gruppo qualche ingenuità, sia in sede di songwriting che per quanto riguarda l’immagine, che oscilla tra un’attitudine tipicamente “satanica” ed influenze paganeggianti probabilmente non ancora ben recepite. Il gruppo dimostra comunque di saperci fare dal lato prettamente musicale, specie quando sforna mid tempos marcissimi e sulfurei (“Red Battlefield”) che sembrano usciti direttamente da “Panzerfaust”. Meno convincenti invece le parti veloci, troppo scolastiche e poco incisive. La non riuscitissima cover di “Black Metal Ist Krieg” (con tanto di rumore di mitragliatrici in sottofondo) chiude un demo che raggiunge comunque una piena sufficienza, nell’attesa che i nostri possano proporci un lavoro più personale e maturo.
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