Prima fatica sulla lunga distanza per i Dead To This World, band nella quale milita, in qualità di factotum, Iscariah, noto per la sua breve partecipazione come bassista negli Immortal (periodo “Damned In Black” – “Sons Of Northern Darkness”), coadiuvato per l’occasione alla batteria da Kvitrafn, anche lui con un passato celebre (nei Gorgoroth e nei Det Hedenske Folk) ed ora in forza agli Jotunspor. “First Strike For Spiritual Renewance” è un dischetto sincero e senza pretese di discreto black/thrash vecchio stampo, arricchito però da una produzione moderna, davvero potente e glaciale. Quando il songwriting è ispirato, i pezzi risultano sufficientemente godibili, anche se l’ascoltatore medio di questo tipo di sonorità non potrà trovare in questo lavoro particolari spunti di interesse o guizzi di genialità. I riff sono violenti e ferali (ottimo quello di apertura) e spesso i pezzi assumono l’andamento di vere e proprie cavalcate a metà strada tra il thrash di scuola teutonica e certo black sporco e crudo sulla scia di Viking Crown e Wurdulak (dei quali pure fa parte Iscariah). Tuttavia la fantasia compositiva non è certamente una qualità del nostro e alla lunga i brani vengono a noia, costruiti come sono tutti su identiche strutture, peraltro già abbastanza abusate nel corso degli anni. Questo album godrà probabilmente di una certa esposizione mediatica grazie ai nomi illustri dei componenti del gruppo, ma può essere considerato valido solo per trascorrere una quarantina di minuti scarsi scapocciando allegramente al ritmo di robusti riff di marcio thrash metal di matrice ottantiana. Niente di più e niente di meno. Del resto in giro ci sono svariati gruppi appartenenti al medesimo filone che offrono musica di maggiore qualità (Bewitched, Desaster, Aura Noir, etc…).
Sign in
Welcome! Log into your account
Forgot your password? Get help
Password recovery
Recover your password
A password will be e-mailed to you.