Isrike

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Ho raggiunto via web Skuggi e Vidar, i membri degli Isrike, band nata da un paio d’anni nella fredda Svezia e autrice di un black metal underground con interessanti spunti melodico/sinfonici. Potete leggere la recensione del loro ultimo cd “Wille Zur Macht” al seguente link! Ora passiamo all’intervista.

VERSIONE ITALIANA (SCROLL DOWN FOR THE ENGLISH VERSION)

Presentate la band. E’ una one-man band o una band completa con altri membri? I primi demo sono stati fatti un paio d’anni fa, risale ad allora la nascita degli Isrike o parliamo di un progetto più vecchio?

Vidar: I membri principali degli Isrike sono Skuggi, il quale si occupa delle vocals, e Vidar, il chitarrista. Il primo ep “Utiseta” è stato rilasciato solo un paio di settimane dopo la formazione della band. Delle volte abbiamo un ulteriore aiuto dall’esterno, ad esempio ci ha aiutato un batterista tedesco sugli album. Magari nel futuro inseriremo altri membri se notiamo qualcuno particolarmente aperto di mente ma attualmente non stiamo cercando nessuno.

Entrambi i full length sono stati prodotti dalla Darker Than Black, come siete entrati in contatto con loro? Avete mandato i vostri demo anche ad altre etichette?

Skuggi: Avevo già collaborato con loro per un altro progetto, così dopo i primi due ep degli Isrike gli ho chiesto se volevano distribuire il nostro primo album. Penso gli sia piaciuto sia il concept generale sia il suono infatti gli sono serviti solo 1 o 2 giorni per decidere. Per questo non c’è stato bisogno di contattare altre etichette.

I due album sono formati da numerose canzoni (13/14). Il vostro processo di scrittura è così veloce? La distanza tra i due cd è di solo un anno…

Vidar: Scrivere nuove canzoni ci riesce davvero facile e probabilmente potremmo pubblicarne anche di più ma dubito che ci sia qualcuno interessato ad una nuova release degli Isrike ogni mese!

Skuggi: Ci completiamo a vicenda molto bene e penso che per questo il processo di scrittura sia così rapido. Vidar ha sempre nuove idee e canzoni spingendomi così a creare nuovi testi. E’ molto facile per me entrare nel mood delle le sue canzoni ed è il motivo per cui il processo di scrittura dei testi è altrettanto rapido.

Le canzoni di “Wille Zur Macht” sono piene di tastiere le quali svolgono un ruolo importante nella musica degli Isrike. Cosa ascolteremo nel futuro? Scriverete una musica più atmosferica o cruda e grezza?

Vidar: Ci piace il black grezzo ma è vero che aggiungiamo un tocco atmosferico alla nostra musica. Mi è difficile dirti cosa accadrà in futuro, dipenderà dal mood del momento.

Il titolo dell’album (“volontà di potenza” in italiano) si riferisce al pensiero di Nietzsche? Perché pensate che lui sia sempre stato fonte di ispirazione per gli estremisti di destra nonostante la sua vita e il suo pensiero siano stati apolitici? Siete membri attivi di una scena politica in particolare o il vostro obiettivo è solo la distruzione del sistema attuale?

Vidar: Noi non approviamo lo sviluppo attuale della società moderna. Tutta questa merda multi-gender di sinistra ci sta uccidendo tutti. Parlare di una società multiculturale e allo stesso tempo distruggere tutte le culture e nazioni non è la via da seguire.

Skuggi: Si, penso che non si possa ingabbiare Nietzsche in un movimento politico però allo stesso tempo può essere un’ispirazione sia per chi è di destra che di sinistra. “Wille Zur Macht” è legato all’idea della ruota eterna di vita e morte, creazione e distruzione. Si deve accettare questa legge di natura e non cercare di fermarla. Noi non accettiamo la situazione attuale a livello mondiale e vogliamo un grande cambiamento. Il nuovo ordine mondiale deve essere fermato e dobbiamo combattere contro coloro che definiscono sé stessi “prescelti”. Non penso serva spiegare di chi sto parlando.

Siete in contatto con altre band svedesi/scandinave che possono essere vicine al vostro concept musicale?

Vidar: Ci sono tante buone band in Scandinavia ma non siamo in contatto con nessuna di esse.

Pubblicate i testi nei booklet dei vostri cd? Cosa pensate della censura e qual è la situazione svedese in questo senso? Siete liberi di pubblicare ciò che volete? Non pensate che in molte band “politicizzate” il concept/testi/artwork a volte siano più importanti della musica stessa?

Vidar: Se pubblicassimo le liriche dell’album in Svezia non sarebbero “politicamente corrette” e quindi censurate. La libertà d’espressione è importante. Chi ha il diritto di decidere cosa posso dire? Anche se sono stronzate. Anche io posso non essere d’accordo con l’opinione di altre persone ma questo non vuol dire che non possono esprimerla. Come possiamo inventare nuove idee e pensieri se le persone hanno paura di parlare?

Skuggi: Lo stesso si applica alla Germania. Nel nostro primo album “Hailaz Balwa” puoi trovare i testi nel booklet perché erano molto spirituali e non politici. Ma nel secondo album c’è troppa politica per quella feccia della censura, così abbiamo deciso di lasciare da parte i testi e diffondere la nostra idea senza di essi.

Cosa pensate della scena black metal attuale? E’ difficile ai giorni nostri creare una vera black metal band? Pensate che il genere sia ancora vivo?

Vidar: Penso sia ancora vivo. Magari più affermato e noto rispetto al passato ma è ancora più underground che mainstream e ci sono tante ottime band in giro.

Torniamo al vostro ultimo album “Wille Zur Macht”. Quanto tempo è stato necessario per registrarlo? Il mixaggio è stato fatto in uno studio professionale? Il titolo dell’album è in tedesco, non avete mai pensato di usare la lingua svedese?

Vidar: Di solito facciamo tutto in casa con attrezzature da studio. Alcune registrazioni aggiuntive sono state fatte in piccoli studio. Abbiamo registrato l’album verso la metà del 2017 ma il mixaggio finale non è stato fatto prima di febbraio 2018. Abbiamo delle canzoni sia in tedesco che in svedese e finiranno su qualche futura release.

Siamo giunti alla fine. Salutate i fans italiani!

Salute! Combattete e difendete la vostra nazione, le vostre tradizioni e la vostra cultura!

ENGLISH VERSION

Present the band. Is it a one-man band or a full band with other members? The first demos were done a couple of years ago, is the band’s age the same or Isrike is an older project?

V: The main members of Isrike are Skuggi who is responsible for the Vocals and Vidar, guitarist. The first EP Utiseta was released just a few weeks after we teamed up. Sometimes we get additional help, like a German drummer on the albums. Maybe we’ll fill other positions in the future if someone like-minded comes along but we are not actively searching.

Both the full-length were produced by the Darker Than Black, how did you enter in contact with them? Did you send your demos to other labels too?

S: I already released another project before via DTB and as we finished our first 2 Isrike EPs I just asked him if he wanted to release a full length album if it comes to it. I think he liked the concept and the sound of the whole thing and needed just 1 or 2 days to decide that he want to realease it. So everything went smoothly and we didn’t needed to ask any other labels.

The two studio albums are made by several songs (13/14). Your writing process is that fast? The distance between the albums is just one year…

V: Writing new songs comes easy and we could probably release even more but I doubt anyone would be interested in a new Isrike release every month or two.

S: We complement each other very well and I think that is why we are so fast. Vidar is very fast in creating new ideas and songs and is a good source for me to create lyrics and vocal ideas. It is very easy for me to feel his songs and that’s why the lyrics process is also very quick. 

The songs of “Wille zur Macht” are full of keyboards that play an important role in Isrike music. What we will listen in the future? A more atmospheric music or a more raw one?

V: We like it raw but it’s true that we like to add an atmospheric touch to the music. Hard to say what will happen in the future, it depends on the mood at that time, but I’d say something basic and raw is more likely than totally atmospheric.

The album title (“Will to Power” in english language) refers to F.Nietzsche thought? Why do you think he was an inspiration for the left-wingers in spite of his non political life/thought? Do you are active members of the political scene or it is just a system to smash down?

V: We don’t agree at all with the current development of the society. All this left-wing multi-gender globalisation shit which is happening at the moment is killing us all. Talking about multi culture and at the same time destroying all cultures and nations is simply not the way forward.

S: I think you can’t really put F. Nietzsche into a political movement or scene but nevertheless he is a great inspiration for both sides. The main idea of the “Wille zur Macht” is the approval of the eternal circle of life and death, creation and destruction. That you should accept this law of nature and not try to stop it. I think i can speak for all of us, that we don’t accept the current situation in the world and that we want a big change. The new world order must be stopped and we have to fight against the as they call themselves “choosen ones”. I don´t really think I need to explain where it is.

Are you in contact with other swedish/scandinavian bands who may be near to your music idea?

V: There are lots of good bands in Scandinavia but I don’t really have contact with any of them. We just do our own thing.

Do you publish the lyrics in the booklets of your cds? What do you think about censorship in music and what the sweden situation? Are you free to publish “what do you want”? Don’t you think that in many political band the thought/lyrics/artworks are more important than the music itself?

V: If we published the lyrics from WZM today in Sweden it wouldn’t be “politically correct” and therefore most likely censored. Freedom of speech is very important. Who has the right to decide what I am allowed to say? Even if its bullshit. Also I may not agree with other people’s opinions but that doesn’t mean they can’t say it. How should we come up with new ideas and evolve if people start getting afraid to talk.

S: The same applies to Germany. In our first album “Hailaz Balwa” you can find the lyrics in the booklet because it was very spirtual shaped and not political. But the second one would be too much for these censorship scum. So we decided to leave the lyrics away and spread our idea without them.

What about the actual black metal scene? It is hard to make a true black metal band today? Do you think the genre is still alive?

V: I think it’s alive. Maybe more “established” than in the early days but it’s still more underground than mainstream and there are lots of good bands around.

Go back to the last album “Wille zur Macht”. How long it did take to record it? Was it mixed in a professional studio? The album name is in german, the songs are in english, don’t you ever think to use swedish language?

V: We usually do everything with home studio equipment. Some additional recordings then take place in small studios. We recorded WZM sometime in the middle of 2017 but didn’t do the final mix until February this year. We do have a couple of songs in German and Swedish as well. They will most likely end up on some future release.

Say goodbye to the italian black metal fans and end the interview as you like!

Salute! Stand up and make sure you defend your country, italian traditions and culture!