I Balmog sono una band spagnola, attiva ormai da più di un decennio, che tra split, demo ed ep può contare svariate uscite discografiche, tra l’altro già apprezzabili a loro tempo. Questo che vado a recensire è il loro primo full length, datato 2012. I Balmog riescono, prima di tutto, ad ottenere una produzione scarna ed esoterica. Il black metal suonato è ispirato e, anche se non sviluppa trame troppo intricate, non è neanche eccessivamente minimale. Spesso viene tentato un approccio emotivo e disturbante, attraverso arpeggi dissonanti, rallentamenti claustrofobici o soluzioni che sfruttano il sapiente fraseggio degli strumenti. Per certi aspetti mi sono tornati in mente i Watain, e forse questa è una delle maggiori influenze della band. Dunque, ci troviamo di fronte a un disco ispirato, con una produzione funzionale alla causa, di una band che ha raggiunto la piena consapevolezza dei propri mezzi. Non siamo ancora ai livelli massimi, è vero, ma per chi ama un black metal oscuro e strutturato questo “Testimony Of The Abominable” non posso che consigliarlo. Alla fine dell’ascolto ci si sente comunque appagati da una proposta articolata, non banale e ben suonata.
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