“Manifesta Superbia” è il primo full length dei Noctifer, realtà romana attiva sin dal 1994 e già fautrice di due demo e un ep. Un black metal tagliente e veloce, supportato da una sezione ritmica precisa e martellante, sintetizza la proposta musicale dei nostri, accostabile a gruppi della scena svedese come Marduk e Dark Funeral. Dopo una breve intro si parte con “Supernova Experience”, caratterizzata da un riffing epico che sfocia in un andamento più cadenzato e marziale e mette subito in luce la perizia tecnica dei musicisti, molto precisi e puliti nell’esecuzione, e allo stesso tempo la bontà della registrazione. Il suono di tutti gli strumenti è in bella evidenza, le chitarre riescono a raggiungere, forse un po’ a forza, la sufficiente potenza e la batteria ha un suono davvero corposo. Dopo questa song, che rappresenta un buon inizio, c’è “Mars Ultor”, nella quale troviamo presente come ospite alle backing vocals FearBringer, personaggio molto attivo nella scena underground italica. “Mars Ultor” è violenta e diretta e presenta uno stacco centrale dal sicuro impatto che ci accompagna alla successiva accelerazione finale. Le restanti songs mantengono le caratteristiche già intuibili dai primi minuti d’ascolto, il guitar work si mette sempre in bella mostra, intricato e spesso tendente ad assumere sfumature epiche, mentre il drummig si mantiene quadrato e marziale. Alle vocals Entheos sfoggia una prestazione sicuramente professionale e, anche se carente di personalità e malleabilità espressiva, comunque registra delle parti vocali di buon livello. Il disco termina tra le note industrial di Lord Azazel. Gli oltre quaranta minuti di musica fanno notare una buona quantità di idee, forse da mettere in ordine e da esporre in modo più razionale, in modo da riuscire ad ottenere una certa incisività. In conclusione, “Manifesta Superbia”, che basa il suo concept sulla guerra e sulla Roma antica, si dimostra interessante e professionale debutto per i nostrani Noctifer; in futuro mi auspico di sentire una proposta più personale e varia, ma per adesso gustiamoci questo discreto full.
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