Negli anni 2000 Ucraina e Russia hanno dato la luce ad alcune delle bands più interessanti del panorama pagan/folk balck metal, tra tutte i Nokturnal Mortum ed i Temnozor, entrambe ormai arci note. Meno conosciuto ai più è invece l’ensemble ucraino dei Kroda, band capace di pubblicare tre piccoli capolavori nei primi quattro anni di vita, dimostrando una prolificità senza uguali. Questo “Selbstwelt” rappresenta l’ottavo album in studio, edito dalla piccola etichetta tedesca Purity Through Fire, e sarà disponibile sul mercato il prossimo autunno. I Kroda sono ormai dei veterani ed il loro folk black è compatto, ben suonato e trascinante, il songwriting molto fluido, le soluzioni melodiche e gli intermezzi acustici fanno sicuramente di “Selbstwelt” un buon lavoro. Un buon lavoro però e nulla più. Mi aspettavo però di più dai Kroda sinceramente e invece le sei tracce (più intro e bonus track finale, cover degli austriaci Summoning) scorrono via senza lasciare un segno indelebile. Sulla qualità complessiva non si discute e nei Kroda suonano musicisti esperti e capaci, le tracce sono molto curate e faranno la felicità degli appassionati del black epico con sfumature pagan/folk. Menzione particolare merita la voce, caratterizzata dal classico timbro est europeo, sempre carica e veemente. Nonostante i molteplici punti a favore questo disco avrebbe potuto essere diverso, migliore. I Kroda ci regalano oltre tre quarti d’ora di buona musica, ma a mio giudizio siamo lontani dai dischi migliori della band.
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