Full length di debutto per gli ucraini Stryvigor, band fino ad oggi completamente sconosciuta, “Forgotten By Ages” è il classico platter di black metal atmosferico e melodico esteuropeo, con tutti i limiti ed i pregi che una definizione del genere può racchiudere. Ricco di melodie accessibili e carico di un certo flavour paganeggiante – ma non per questo privo di un lato malinconico ed intimista – l’album scorre piacevolmente grazie a canzoni incisive e caratterizzate da una sintesi esecutiva che è sinonimo di chiarezza di intenti. Le principali influenze dei nostri si possono facilmente rinvenire in tutta la tradizione melodico-sinfonica del loro paese di provenienza (Astrofaes, Khors, primi Nokturnal Mortum) e, per forza di cose, anche nella fondamentale lezione del symphonic black metal di scuola nordeuropea (vecchi Dimmu Borgir, Old Man’s Child, Emperor). Il che non è certo un male in quanto il gruppo, pur essendo all’esordio, non sconta una particolare inesperienza e mette in mostra una certa personalità, grazie soprattutto ad un pronunciato piglio epico, veicolato da un utilizzo mai pacchiano dei synth, ed alla capacità di dipingere scenari naturali, forse leggermente scontati ma di sicuro impatto emotivo. Gli intrecci tra chitarre e tastiere reggono le composizioni, tra le quali spiccano per qualità “Wings Of Sorrow” e “To Heroes”, che delineano plasticamente le due anime della musica degli Stryvigor: quella più eterea e sognante e quella più granitica e quadrata. Probabilmente questo disco non ha le carte in regola per competere con le pietre miliari del genere ma si fa con sicurezza continuatore di una tradizione che recupera con grande devozione e la giusta attitudine. Da ascoltare.
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