I Northstream provengono dalla Russia, da Mosca precisamente, e sono un duo composto da Thorn, responsabile dei synth, della drum machine, del concept che sorregge il progetto, nonché autore di tutte le liriche, e da Scald, voce, chitarra, basso ed autore delle musiche. Dopo un demo datato 2002 “Black Light Of The Winter”, ecco giungere il debut sulla lunga distanza (nonostante la durata esigua, poco meno di 25 minuti) su Total Holocaust Records. Il black metal dei Northstream è freddo e glaciale come una tormenta di neve, paragonabile a quello di molte altre bands russe dell’ultima ora (Old Wainds su tutti, ma anche Vargleide), ispirato dalla natura e dall’inverno e reso ulteriormente evocativo dall’uso sapiente della drum machine che, a seconda dei casi, imprime ritmi lenti e cadenzati alle songs o, al contrario, le fa esplodere in vere e proprie sfuriate di rabbia incontrollata ed assassina, marchiando comunque a fuoco il sound dei Nostri. Nell’opener, come negli altri pezzi più lenti ed ipnotici, la sensazione prevalente è quella di una malinconia struggente che la grandiosità dei paesaggi quasi lunari di una Russia descritta come un’unica ed immensa distesa di ghiaccio non può che aumentare fino a renderla infinita ed incolmabile. In altre songs invece le ritmiche si fanno più serrate e dirette, alla Immortal direi, e sono la violenza e il desiderio di distruzione ad avere la meglio. Le liriche trattano argomenti svariati legati tuttavia da un comune filo conduttore: la supremazia delle forze della natura sull’uomo e quindi la supremazia di coloro che hanno appreso dai propri avi a vivere in comunione ed armonia con la natura, il disprezzo per il mondo moderno, l’esaltazione delle antiche e dimenticate religioni pagane. Musicalmente un buon album che pecca però di eccessiva ripetitività e piattezza in alcuni punti dove i Nostri indulgono eccessivamente nella riproposizione dello stesso riff o degli stessi tappeti ritmici martellanti e marziali senza soluzione di continuità. Per ora una bella scoperta, attendiamo fiduciosi le prossime uscite.
