Ep d’esordio per questa nuova band nostrana, in cui il frontman è lo stesso Dorian Bones dei Whiskey Ritual. I Caronte propongono un doom dai risvolti orrorifici, debitore a vari gruppi ma dotato di un’indiscutibile personalità. Il mood granitico e graffiante è di settantiana memoria e si scontra con le linee vocali pulite e le pulsazioni raffinate del basso. Queste stendono un tappeto all’evolversi di brani di media lunghezza, come da copione epici e rituali, ipnotici e paludosi. La voce è malleabile ed evolve assieme al brano in una lugubre litania a Satana. Oltre alla confezione di alta qualità, la Lo-Fi Creatures ci sta abituando ad artwork e confezionamenti geniali ed anche la registrazione del disco è ben fatta: un segnale di professionalità che per questo tipo di sonorità non fa che piacere. I brani sono solo tre, dico solo perché una volta che parte “Ghost Owl”, l’auspicio è che non si fermi troppo presto. Tra questi segnalo la conclusiva “Trice Of Dream”, una lenta cavalcata con additivi corrosivi. “Ghost Owl” è un felice debutto per una band promettente, che già nell’immediato futuro può lasciare il segno. I Caronte, con il loro heavy/doom trionfale, sono promossi alla loro prima uscita: che il rituale abbia inizio!
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