Giungono al loro secondo full length gli italiani Frangar. La band, che inizialmente proponeva un black metal abbastanza canonico (darkthroniano direi), ha successivamente sviluppato il suo concept verso una musica più personale e ricercata ed un’immagine figlia del Futurismo. È sempre presente il piglio militante, che rende l’album decisamente propositivo e vitale. L’evoluzione segue idealmente quella dei padri di questo movimento nostrano, ovvero gli Spite Extreme Wing. Quello che ne consegue è la proposta dei nostri, descrivibile come black metal con venature rock\punk. La produzione è buona, senza per questo essere troppo nitida. Il cantato è in primo piano, urlato e graffiante. Pur non eccellendo nella qualità i brani risultano efficaci, molto semplici, e con qualche inserto che ne caratterizza l’andamento e li differenzia l’uno dall’altro. Il disco è immediato, assimilabile con pochi ascolti. L’evoluzione verso l’oi! si unisce al black’n’roll per dare vita ad un lavoro potente, diretto e piacevole anche nell’artwork e nella forma. Per gli estimatori delle sonorità appena descritte, questo “Bulloni Granate Bastoni”, dal titolo anch’esso futurista, è da prendere in considerazione. Non è un capolavoro, sia chiaro, ma mantiene quei connotati che ne possono giustificare un ascolto e, nel caso, l’acquisto.
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