Terza fatica sulla lunga distanza per i tedeschi Fäulnis (in italiano: putrefazione), band capitanata da Seuche ed in attività da ormai circa un decennio, ben rappresentativa della scena black metal teutonica. Come molti altri gruppi provenienti da quell’area geografica (Mystic Circle, Camulos, Grabnebelfursten, tanto per citarne alcuni) infatti anche i Fäulnis hanno un approccio minimale alla materia black, condito da una certa propensione per la creazione di atmosfere lugubri e notturne. Il materiale contenuto in questo “Snuff // Hiroshima” non sfugge a questa costante e l’aderenza a determinati luoghi comuni stilistici risulta anche funzionale fintantoché il riffing si mantiene fresco ed ispirato: è il caso ad esempio della lunga opener “Grauen”, pezzo molto veloce e d’impatto, che lascia però spazio ad ampi squarci melodici, dando corpo ad un feeling avvolgente e tenebroso, sulla scia di certi Lunar Aurora. Il resto dell’album si assesta invece su livelli qualitativi semplicemente accettabili, con qualche spunto interessante e molte ridondanze che mi sono sembrate fuori contesto: specie laddove i ritmi si abbassano, il substrato melodico (rock in senso lato, con qualche virata depressiva) diventa troppo invadente, assumendo un retrogusto dark/gothic piuttosto fastidioso, nonostante il connubio tra metal estremo e sonorità più soffuse sia stato ormai da tempo sdoganato. I momenti più riusciti sono decisamente quelli nei quali la band lascia libero sfogo a violenza ed aggressività, non disgiunte da un piglio atmosferico ed umbratile comunque sempre presente. Questo lavoro pare essere il classico passo falso per un gruppo che in passato ci aveva offerto prove molto più convincenti: da ascoltare soltanto se siete fanatici della scena tedesca e non potete perdervi nessuna uscita di scuola germanica.
