Bloodthorn – Genocide

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I Bloodthorn sono una band norvegese nata nel lontano 1992 e questo “Genocide” è il loro quarto full length. Fautori di una proposta figlia del connubio tra black e death, i nostri sfornano un lavoro davvero granitico. Il riffing spesso assume lineamenti black ma non disdegna riferimenti al brutal statunitense ed in alcuni frangenti, ad esempio, vengono in mente i Cannibal Corpse con i loro riff dissonanti o gli stacchi spacca ossa. La registrazione è buona ma allo stesso tempo riesce a conferire al suono quella sfumatura approssimativa e sporca che non fa altro che aumentare la brutalità del muro sonoro. Come detto, il suono è particolarmente corposo e caotico, le chitarre appaiono impastate e il drumming fa chiaro riferimento alla scuola estrema ottantiana, esibendo un andamento efficace nella sua indole classica. Nonostante la brutalità dei pezzi, l’esecuzione è davvero buona, mostrando dei musicisti in pieno possesso dei loro mezzi espressivi e, allo stesso tempo, la registrazione riesce a far distinguere molto bene i singoli strumenti e a donargli la giusta potenza, cosa di certo non facile per proposte come questa. Il disco è tirato per tutta la sua durata, non vengono disdegnati gli assoli di chitarra che nella loro accezione slayeriana spesso fanno da apice al climax ascendente di violenza. Non possono mancare i momenti più monolitici, dove i riff si fanno asfissianti e mortiferi, ma nonostante questi episodi l’album mantiene un andamento sempre molto dinamico e dalla veloce esecuzione. Da sottolineare la presenza di Ihizagh, per un periodo chitarrista live dei Mayhem ed ex-membro dei Wurdulak. Le vocals sono in growling, un growling corposo e che tende maggiormente verso la tradizione brutal/death. Esclusa l’intro, che fa da tappeto per l’opener “Blood And Iron”, caratterizzata da una partenza mitragliata e sanguinolenta, il disco è composto da otto tracce, ben omogenee, che fanno raggiungere al lavoro gli oltre quaranta minuti di durata. “Genocide” evidentemente non è puro black, mantiene però una brutalità di fondo che si può ricondurre allo spirito più nero e ferale della musica. La violenza c’è tutta e il disco non vi annoierà presto considerati i riff abbastanza ispirati. Per gli amanti di proposte violente, che riescano ad assorbire anche il death, questo album è altamente consigliato, in tutta la sua furia cieca.

REVIEW OVERVIEW
Voto
75 %
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bloodthorn-genocideTRACKLIST <br> 1. ...For Those Whose Time Has Come (Intro); 2. Blood and Iron; 3. Invoking the Apocalypse; 4. Nightmare of Violence; 5. They Will Arise; 6. Forced Selfmutilation; 7. Sacrifical Slaughter; 8. Hell on the Eastern Front; 9. Monolith of the Dead <br> DURATA: 42 min. <br> ETICHETTA: Morningstar Records <br> ANNO: 2006