I Blut Aus Nord, viaggiando quasi sempre nella penombra dei grandi nomi del genere, sono sulle scene dal lontano 1994. Di acqua sotto ai ponti ne è passata, e da allora la band transalpina è sicuramente maturata, sia stilisticamente che concettualmente. Quello che ci viene proposto con questo nuovo e ottavo full length è un black metal austero nel suono e granitico nella struttura. Le melodie malsane e il mood tendenzialmente oscuro si dipingono di misticismo freddo e distaccato. Siderale la produzione, come fosse distaccata e aliena anch’essa. Sicuramente potente, questo disco ha un piglio intrecciato e cacofonico. Le composizioni sono intricate e di difficile assimilazione, con pochi appigli se non nello stile coerente. I Blut Aus Nord giocano con le dissonanze, e spesso si lanciano in attacchi frontali dove il ferale cantato disegna linee di sicuro impatto. Se preso nel suo complesso, il disco risulta essere quasi un polpettone a tratti eccessivamente ripetitivo, e questo è forse il maggiore difetto dell’album. Se infatti si fosse puntato su una soluzione meno omogenea, a livello strutturale, con lo stesso sound, sicuramente il risultato sarebbe stato migliore. Da notare alcuni stralci sperimentali, dove le divagazioni degli strumenti – che calano di intensità – diventano evidentemente orientate a incentivare l’aspetto mistico dell’opera. “777-Sect(s)” va assolutamente gustato nella sua complessità catartica, che non permette facili sintesi del disco. Una discreta prova, in conclusione, per una band che sinceramente poteva offrire anche qualcosa in più per il semplice fatto che a livello di esperienza e di mezzi il combo d’Oltralpe ha pochi a confronto. In questi tempi di magra, però, un’uscita simile non va lasciata passare via nell’indifferenza.
Sign in
Welcome! Log into your account
Forgot your password? Get help
Password recovery
Recover your password
A password will be e-mailed to you.