Tornano sul mercato i finnici Impaled Nazarene con questo “Pro Patria Finlandia” che, immediato successore del recente live, continua il discorso intrapreso col precedente “All That You Fear”, mostrando comunque delle composizioni sempre fresche e distruttive. Dopo il mediocre e deludente “Nihil”, risalente al 2000, i Nostri hanno fatto uscire tutti album davvero validi e questa ultima fatica non fa di certo eccezione! Il Black Metal proposto è contaminato da vari influenze, si passa dal riffing slayeriano e trasheggiante per finire nell’evidente spirito punk che si specchia nell’immediata semplicità dei pezzi. Come detto le canzoni sono semplici, quadrate e mai troppo articolate, nonostante questo, però, ogni ascolto fa venire fuori la bellezza del singolo episodio, spesso brillante di luce propria all’interno dell’album. Infatti è da lodare la bellezza compositiva delle composizioni che spesso si sposa con un andamento dinamico e veloce unito a qualche stacco trascinante. E’ proprio la varietà stilistica, che si rifà un pò a tutta la musica estrema degli ultimi anni, a conferire al lavoro quella longevità quasi infinita. Si passa da riffoni cadenzati tipicamente Death, questa volta molto vicini ad un modo di concepire il genere tutto svedese, per arrivare a richiami a quelle melodie che furono portabandiera della NWOBHM, sicuramente molto più estremezzate, ma mai prive del loro fascino originale. Non mancano alcuni solos di chitarra, ovviamente targati Slayer al 100%. Ovviamente non manca nemmeno la distruttiva interpretazione di un Black Metal tagliente, freddo e in forma totalmente nichilista. Ottima anche la prestazione alle vocals di Mika Luttinen, davvero in forma nel vomitare odio col suo screaming asciutto e qui anche particolarmente vario. I 14 pezzi scorrono che è un piacere, favoriti anche da una produzione azzeccata. Tutti gli strumenti sono in bella evidenza e in questo modo la potenza che assume il muro sonoro nel suo insieme è assicurata. “Pro Patria Finlandia” è un album dinamico e molto ispirato, sicuramente naturale successore, sia a livello di suono che compositivo, delle uscite più recenti dei Nostri. Questo album è fatto di soli alti e non fa che arricchire la prestigiosa discografia di questi pazzi; non posso che consigliare di lasciarsi abbandonare a questa monumentale manifestazione di violenza.
