Valerio Orlandini – Valerio Orlandini

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Demo di debutto per Valerio Orlandini, musicista decisamente attivo e dalla multiforme creatività (diversi sono infatti i progetti del nostro, che cura anche una piccola label underground, la Visions Of The Nightscapes), il quale sceglie coraggiosamente di presentarsi al pubblico con il suo vero nome e non attraverso uno pseudonimo. Questo lavoro contiene quattro tracce di ambient puro, dalle sonorità tenui e delicate, che tende a creare un feeling intimista e riflessivo con suoni scarni e minimali. Rispetto ad altre incarnazioni di Valerio, caratterizzate da sperimentazioni ai limiti dell’industrial, dell’elettronica e del noise (cito tra i più interessanti Anhedonism, Stridor Absonus e Misein) questo demo è molto più vicino allo stile di Symbiosis, cui è accostabile per il tentativo di riprodurre in maniera fedele un paesaggio naturale al quale è ricollegata un’emozione o un sentimento che l’ascoltatore può percepire e riconoscere. Le songs presenti in quest’opera hanno però un andamento meno descrittivo e sono forse più legate a sensazioni, momenti o luoghi dell’anima piuttosto che a luoghi reali. Le trame di synth sono molto lineari ed il mood che se ne ricava è di calma rilassata, una sorta di ondeggiare ritmico che favorisce la meditazione introspettiva, con alcuni passaggi più oscuri e dal flavour mistico che mi hanno ricordato un po’ alla lontana Fata Morgana. Un esordio incoraggiante, a tratti ostico nella sua semplicità, come ostico è sempre il genere ambient per l’orecchio poco allenato. Sarebbe inutile dare una valutazione numerica ad un lavoro come questo perché il gradimento non può che variare inevitabilmente a seconda dei gusti personali e dello stato d’animo, quindi prendete il voto finale come puramente indicativo.