Viene ristampato dalla statunitense Cicatrix / Red Stream l’opera prima di una delle più interessanti realtà tedesche nell’ambito di quello che fino a qualche anno fa veniva definito symphonic black metal, genere oggi snobbato e dimenticato da tutti (salvo rare eccezioni, vedi Lunar Aurora) ma che ha saputo in passato regalarci veri e propri capolavori. L’album risale al 2001 e fu pubblicato allora dalla piccola casa discografica teutonica Sombre Records in un’edizione limitata a sole 200 copie, con una registrazione grezza ed artigianale che non rendeva giustizia all’opera in questione. In mezz’ora di musica di alta scuola infatti i Secrets Of The Moon, che nel frattempo hanno dato alle stampe altri due full lenghts, l’ultimo dei quali “Carved In Stigmata Wounds” risalente al 2004, fondono alla perfezione le influenze provenienti dai vari Emperor e Dimmu Borgir in un melange originale ed ottimamente calibrato che coglie nel segno grazie alla bilanciata alternanza tra songs alquanto elaborate e dall’elevato minutaggio ed altre decisamente più brevi e dirette. Il concept dell’album è tanto complesso quanto affascinante: la Distruzione come premessa di una nuova Creazione e la Guerra come strumento per ottenere la libertà dello Spirito. Tutti i pezzi, a partire dall’evocativa e “cosmica” intro, che fa il paio con l’altrettanto oscura ed evanescente “The Rite Of Mercury”, sono in effetti pervasi da un flavour profondamente spirituale e “spaziale” insieme, che ben si sposa con le intricate melodie ed i passaggi tecnicamente complessi delle due suite “Praise The Kaos” e “Moonstruck”, vere perle di questo lavoro. I riffs si inseguono e si sovrappongono in continui e repentini cambi di tempo e costituiscono la struttura portante della musica cerebrale, ma allo stesso tempo carnale, dei Nostri, mentre le tastiere sono relegate in secondo piano e si limitano ad inserti d’atmosfera o ad un’effettistica d’ambiente poco invasiva. E sono proprio le trame melodiche delle superbe chitarre di S. Golden a trasportare l’ascoltatore in una dimensione fluttuante a metà strada tra sonno e veglia dov’è nascosta la chiave per accedere ai pensieri e alle immagini più segrete e recondite che spesso l’uomo teme di esplorare. Un piccolo gioiello che rischiava di rimanere per sempre sepolto tra le sabbie del tempo. Da avere e godere.
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