Nonostante un banalotto ed inflazionato titolo come “Ad Majorem Sathanas Gloriam” ed una copertina davvero bruttina (fattori che in un primo momento mi avevano messo in guardia), devo dire che il nuovo disco dei Gorgoroth nel complesso non ha tradito le mie aspettative. E’ vero, il sound ha una produzione molto simile a quella del precedente lavoro e la durata del disco non supera di molto la mezz’ora, ma queste sono caratteristiche insite nel background storico della band norvegese. Rispetto ai due precedenti lavori il disco in questione ci offre un songwriting più ispirato ed incisivo ed una velocità di esecuzione maggiore, forse anche grazie alla prestazione dietro le pelli di Frost. Questo è un disco che mantiene un suono superato ma pieno di fascino, nel quale possiamo ritrovare una violenza diretta e genuina. I pezzi, come detto, si mantengono tirati e dinamici, evidenziando in alcuni casi momenti più cadenzati e d’atmosfera. Come sempre convincente e personale la prestazione alle vocals di Gaahl che, dopo la recentissima uscita dal gruppo di King, rimane l’unico membro in pianta stabile nei Gorgoroth, assieme ad Infernus. “Ad Majorem Sathanas Gloriam” è ben strutturato e si lascia apprezzare per dei passaggi trascinanti, che strizzano l’occhio ai primissimi lavori dei nostri. Venendo ai difetti, come già detto, a parte il pessimo artwork dobbiamo prendere atto del minutaggio limitato. Ad ogni modo la mezz’ora di musica proposta è convincente, sicuramente migliore rispetto alle ultime uscite dei nostri, e verrà apprezzata dai sostenitori di vecchia data dei Gorgoroth. Possiamo ascoltare un modo di concepire la musica, sulfurea ed opprimente, che ha caratterizzato una buona fetta della scena black moderna. In fondo, la storia del black passa anche attraverso gli album dei Gorgoroth e questo “Ad Majorem Sathanas Gloriam” risulta essere un valido ed apprezzabile episodio che esprime la succitata indole in tutta la sua disarmante semplicità. Insomma, per farla breve, abbiamo tra le mani il disco che ci saremmo aspettati da un’ottima band come i Gorgoroth, niente di più e niente di meno. Metallo oscuro.
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