Vengono da Belluno i Crypt Of The Angels e questo loro terzo demo, “Where Ravens Sleep”, racchiude venti minuti abbondanti di canonico black. Quello che si nota subito è una produzione troppo impastata e che non riesce ad essere incisiva, risultando decisamente troppo plasticosa. Il guitar work è eccessivamente banale ed, in alcuni episodi, completamente fuori luogo. Pecca molto pesante, considerando che i nostri non possono di certo vantare pregevoli doti tecniche, per usare un eufemismo. E’ proprio il connubio tra la scarsa capacità compositiva e le altrettanto scarse doti tecniche che sancisce l’inadeguatezza del risultato finale. Il tutto è spesso derivativo, il disco va avanti a forza di riff scontati ed in alcuni frangenti, puntualmente riproposti, è plagiata palesemente “The Freezing Moon”. Anche le vocals, che si alternano tra screaming e growling, sono insufficienti, totalmente inespressive. Qualche idea è presente qua e là, ma è veramente troppo poco per permettere ad una realtà di essere apprezzata. Poco significativi gli inserti, anche questi puntualmente riproposti, di suoni di animali, di suoni di proiettili, di suoni di un temporale… come per sposare la filosofia del “mettiamoci tutto ciò che possiamo”. Fare black metal non permette di giustificare qualsiasi obbrobrio con la scusa dell’indole underground.
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