Secondo lavoro sulla lunga distanza per i greci Der Stürmer, che comunque negli ultimi anni si erano fatti sentire grazie ai molteplici split cd realizzati. La proposta dei nostri si attesta sulle coordinate del più tradizionale NSBM, dai suoni marziali, freddi e con qualche richiamo al RAC e all’hatecore. Molto frequenti gli inserti, tutti riferiti alla guerra e alla rievocazione del Terzo Reich, sicuramente un aspetto molto classico per uscite di questo tipo. La registrazione è giustamente grezza e tagliente, molto dinamica nel complesso. Purtroppo l’impegno sul songwriting non è mai eccessivo e spesso le soluzioni adottate sono simili e riproposte nei vari pezzi, che risultano comunque sempre ricchi di stacchi e cambi di tempo. Diciamo che la nota di demerito del lavoro, che nel complesso è pienamente sufficiente, sta soprattutto nella staticità compositiva dei brani. Un altro aspetto da migliorare sono le vocals, riconducibili a proposte tipo il grindcore o al thrash più grezzo e minimale, mentre a mio parere avrebbe avuto un impatto molto più convincente e distruttivo l’utilizzo del classico screaming black, magari anche un po’ filtrato, sulla scia degli Ad Hominem, per capirci. Ad ogni modo, a parte un’eccessiva staticità e le vocals non sempre incisive, i circa quaranta minuti di musica scorrono e si lasciano apprezzare nella loro semplicità. Le parti più veloci sono quelle più violente e distruttive, abbastanza orecchiabili e trascinanti invece sono i pezzi più cadenzati, come “Those Who Lived And Died Like Heroes”. Concludendo, questo “A Banner Greater Than Death” si attesta intorno alla sufficienza: pur non riuscendo a proporre un songwriting sopra le righe, l’album rimane comunque gradevole e rappresenta un tassello interessante nella discografia del gruppo ellenico.
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