Pubblicato a tre anni di distanza da quel capolavoro che risponde al nome di “Vittra”, “Diabolical” è soltanto di poco inferiore al suo monumentale predecessore e rappresenta una delle più perfette sintesi di ciò che comunemente si intende quando si parla di swedish black metal. I Naglfar, qui nella loro formazione classica, uniscono sapientemente violenza iconoclasta a sofferte e notturne melodie, malevola epicità a cupe atmosfere, e ci trasportano direttamente tra le fiamme più roventi dell’inferno. La coppia d’asce formata da Andreas Nilsson e Morgan Hansson tesse trame potenti e suggestive, capaci di stamparsi indelebilmente nella testa dell’ascoltatore, come avviene nel caso dell’opener “Horncrowned Majesty”, della superba “The Brimstone Gate” e della sferzante “When Autumn Storms Come”, picchi compositivi dell’album e tra i pezzi migliori mai scritti dai nostri. La sezione ritmica formata dal bassista Kristoffer Olivius e dal batterista Mattias Grahn (l’unico membro non presente sul primo album) è precisa e letale e detta con furia distruttiva i tempi di questa autentica calata nelle tenebre dell’abisso. Il cantato di Jens Rydén (che di lì a poco lascerà la band e che ritroveremo prima nei Profundi e poi nei Thyrfing) è nient’altro che il rantolo velenoso di una strega e marchia indelebilmente un lavoro di cui rappresenta senza dubbio il valore aggiunto (com’era già avvenuto per “Vittra”). Ogni cosa è al posto giusto e il risultato finale è micidiale per impatto e forza d’urto, esaltato da un songwriting che nel suo complesso mette in evidenza molte sfumature, non ultima una marcata derivazione dal classico heavy metal di matrice ottantiana. Con “Diabolical” i Naglfar scolpiscono definitivamente il loro nome nel libro del black melodico made in Sweden, accanto ai vari Dawn, Sacramentum e, naturalmente, Dissection. Peccato che successivamente i nostri non riusciranno più a ripetersi agli stessi livelli, incattivendo inutilmente il loro sound e perdendo buona parte dell’aura magica presente nei primi due dischi attraverso la sempre più frequente riproposizione di arcinoti luoghi comuni.
Sign in
Welcome! Log into your account
Forgot your password? Get help
Password recovery
Recover your password
A password will be e-mailed to you.