Cold Body Radiation è un misterioso progetto solista proveniente dall’Olanda, dietro il quale si nasconde il mastermind M. (cantante e polistrumentista). “A Clear Path” rappresenta la sua terza prova sulla lunga distanza ed è un’opera affascinante e nebulosa, che prende nettamente le distanze dalle radici black metal ancora presenti nei precedenti lavori di questa one man band, per approdare nei territori indefiniti ed indefinibili dello shoegaze con suggestioni psichedeliche e del post rock più malinconico ed intimista. La struttura dei pezzi è fumosa e non rispetta i canoni consueti della forma canzone: la musica procede seguendo le linee bizzarre delle personali sensazioni dell’autore, diffondendosi come la debole luce del tramonto tra le vette innevate delle montagne. Non vi è alcun momento di aggressività ed ogni estremismo sonoro è assente: tutto è giocato sull’introspezione e sulla meditazione che le note – spesso meste e tenui – dovrebbero favorire nell’ascoltatore. Musicalmente siamo vicini alle ultime uscite di Alcest e Amesoeurs, con qualcosa dei Katatonia o dei Borknagar dell’ultimo periodo ed influenze provenienti da bands come An Autumn For Crippled Children e Wolves In The Throne Room, ma il tutto viene rielaborato alla luce di un’impostazione originale, scevra da condizionamenti o imposizioni stilistiche di sorta. Il cantato è una voce sussurrata, a tratti quasi inudibile, che si amalgama alle trame eteree e scarne intrecciate dalla chitarra e dalle tastiere, vere protagoniste nel dare corpo alle emozioni dettate dalla musica. La mente è libera di spaziare attraverso i quadri sfocati dipinti da una musica delicata e sognante, che invita alla riflessione. Certamente il disco va fruito nella giusta disposizione d’animo, altrimenti rischia davvero di risultare indigeribile o, peggio ancora, noioso. Difficile che possa trovare estimatori tra chi è avvezzo ad approcci molto più tradizionali ed ortodossi, dai quali “A Clear Path” è distante anni luce: costoro considereranno questo lavoro niente più che una deriva poco interessante. Ma chi non teme di avvicinarsi ad un mondo musicale profondamente diverso potrà lasciarsi cullare dolcemente da queste canzoni.
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