Terzo full length per la creatura Urn, band finlandese di lunga esperienza che vede tra le sue fila la partecipazione di membri di Barathrum e Uncreation’s Dawn. Se siete amanti del black/thrash old school sulla scia dei vecchi Venom, Celtic Frost, primi Bathory e Sarcofago, allora questo “Soul Destroyers” potrà fare sicuramente al caso vostro. Gli Urn badano al sodo e ci offrono quarantacinque minuti di puro massacro sonoro, riuscendo anche a dare prova della loro abilità compositiva e tecnica. Nel corso dell’album infatti si alternano brani più black metal oriented, che inevitabilmente richiamano i Darkthrone delle origini (“Lifeless Days”, “War And Victory”), ad altri nei quali è invece più evidente l’influenza dei primi Slayer o del thrash anni ottanta di scuola tedesca (“Black Steel Worship”), ad altri ancora che pagano dazio agli inossidabili Motorhead (ascoltando “Legions United” sarà impossibile non pensare a Lemmy e soci). Sono comunque l’ignoranza e il grezzume allo stato brado a farla da padroni in questa release, che accomuna senza mezzi termini gli Urn ai migliori esponenti del genere, ovvero Bestial Mockery e Usurper. Visto che il genere in questione, per definizione, rifugge ogni innovazione, ma necessita di passione e devozione per essere proposto come Satana comanda, si può affermare che con questo lavoro gli Urn abbiano assolutamente centrato l’obiettivo. Un disco distruttivo, pregno di cattiveria e attitudine, perfettamente riassunto dai sette minuti della title track posta in conclusione, un pezzo che non avrebbe sfigurato in un “Welcome To Hell” o in un “Morbid Tales”. Da avere.
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