Interessante terza fatica sulla lunga distanza per gli spagnoli Noctem, band proveniente da Valencia, questo “Exilium” chiude una trilogia esoterica e concettuale iniziata con il debutto “Divinity” pubblicato nel 2009 e proseguita con il successivo “Oblivion” del 2011. Il gruppo è dedito ad un death/black metal decisamente tecnico e strutturato, che alterna sfuriate al fulmicotone a parti criptiche, caratterizzate da arrangiamenti sontuosi, ed ancora momenti quadrati e marziali a fughe thrasheggianti. Musicalmente i territori esplorati dai nostri sono vicini a quelli battuti qualche anno fa dai Behemoth (periodo “Satanica” e “Thelema.6”) ed anche sotto il profilo dell’immagine e dei temi trattati nelle liriche i Noctem sembrano essere affini a Nergal e compagni. Altri riferimenti compositivi potrebbero essere individuati negli ultimi Belphegor, nei greci Septicflesh o negli ormai defunti Averse Sefira, a seconda che il progetto iberico decida di concedere maggior spazio al proprio lato feroce e distruttivo ovvero a quello più mistico e rituale. I pezzi denotano una grande cura formale ed il songwriting è stato certamente oggetto di attento studio, in particolar modo per quanto riguarda le trame chitarristiche costruite da Nekros e Exo, protagoniste assolute nel delineare la struttura portante dei brani. A bilanciare questo feeling quasi teatrale ed a suo modo epico vi è il vocione cavernoso ed ultragutturale del singer Beleth, che riporta le composizioni verso lidi più brutali e classicamente old school. I Noctem non propongono nulla di originale in senso stretto ma riescono a rielaborare con sufficiente personalità suggestioni estreme di diversa provenienza; il tutto senza perdere un’oncia di violenza. Il risultato è abbastanza convincente e non deluderà quanti amano le sonorità più intricate e non disdegnano un approccio più moderno in ambito death/black metal.
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